Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 169
E quasi nel tempo stesso Francesco I. ( ag Novembre) conchiudeva il memorabile trattato di Friburgo coi Cantoni Svizzeri, noto sotto il nome di alleanza perpetua, il quale (com'è parere del Muratori ) fu fondamento dell'unione fra i due paesi contraenti. Così passarono le vicende dell' anno ; e così Leone dovette mirare quella tranquillità che gli era infausta , perchè rassodava nella Penisola la potenza straniera.
ANNO DI CRISTO 11517.
Una delle immediate conseguenze della pacificazione generale fu la dispersione di un gran numero de' condottieri Italiani , i quali trovandosi allora disoccupati, erano pronti ad impegnarsi in qualunque impresa, che loro arrecar potesse emolumento o protezione. Il profugo Duca d' Urbino valendosi di questa occasione, e dei soccorsi del suocero suo, Marchese di Mantova , cominciò a raccogliere una forza militare per 1' oggetto di tentare la ricuperazione de'suoi dominii; come riporta il Muratori negli Annali, e come il Leoni nella vita di Francesco Maria Duca d' Urbino. Al principio dell'anno, egli riunì le sue truppe composte di cinque mila uomini di fanteria Spagnuola , molti dei quali erano stati impiegati alla difesa di Verona, tre mila stipendiari Italiani e mille e cinquecento cavalli comandati da Federigo Gonzaga Signore di Bozzolo, il quale professava una mortale inimicizia contro Lorenzo dei Medici per cagione di un affronto personale, che da lui aveva ricevuto. Con quest' esercito il Duca si mise in marcia, avendo prima indirizzata, come pretesa giustificazione della sua condotta , una lettera al Collegio de' Cardinali, nella quale si dichiarava fedele ed obbediente figlio della Chiesa ; do-levasi della severità senza esempio colia quale eia
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