Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
184 ANNALIstato trattato ; asseriva, che egli era stato persegui' tato non solo con tntta la violenza delle ecclesiastiche censore, ma che più volte erasi anche attentato alla sna vita col veleno e colla forza, ed allontanava il dubbio di qualunque intenzione di turbare gli Stati della Chiesa più di quanto si credesse necessario per la ricuperazione de' suoi legittimi diritti. Egli pigliò quindi la strada della Romagna, e giunto a Cesena passò il fiume Savio sotto le mura medesime di quella piazza e senza essere punto turbato da Lorenzo de' Medici, il quale trovavasi in quella città con una forza considerabile. La rapidità delle sue marcie prevalse sopra la vigilanza dei comandanti pontifìcii. Alcune fortezze di poca importanza, che si opposero ai progressi di lui, furono prese d'assalto, e le guarnigioni loro furono trattate con molta severità. Giunto ne* suoi propri domimi egli trovò la sua capitale difesa soltanto da un piccolo corpo di truppe, e nello spazio di poche settimane, senza un solo combattimento di qualche importanza, quel Duca si vide ristabilito nell' au* torità che aveva goduto, così prontamente, come ne era stato da poco tempo privato.
Questo rovescio di fortuna inaspettato fu cagione pel Papa di inesprimibile dolore ; nè solo per la perdita di un territorio, che egli aveva riguardato come effettivamente assicurato alla sua famìglia, ma perchè ancora questo era un indizio di disposizioni ostili per parte di que' Sovrani, i cui comandanti, e le cui truppe eransi impegnate al servigio del Duca. Per questo motivo egli fece le più calde rimostranze all'ambasciatore del Monarca Francese sulla condotta di Lautrec, il quale aveva permesso a Federigo da Bozzolo, altro de'suoi stipendiati, di entrare al servizio del Duca. Egli lagnossiKure coli' Imperatore Massimiliano, e col giovane [onarca della Spagna, perchè le milizie loro fossero state impegnate contro la causa della Chiesa ; la quale cosa egli asserì con calore che quelle truppe non avrebbero fatto senza la loro permissione
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