Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI i55
spinte sd un tal grado di calore le istanze del Papa a.eoe'Monarchi, perchè richiamassero i sudditi loro dal servizio del Duca d'Urbino, che non si poteva loro resistere più a lungo senaa dare aperto motivo di offesa ; e Don Ugo di Moncada Viceré di Napoli ricevette quindi l'ordine di farsi mediatore tra le parti contendenti. I suoi sfocai a quest' oggetto furono assecondati da quelli del comandante Francese l'Esoù $ e siocome il Duoa sembrava mal disposto a sottomettersi alle proposte condizioni, furono dati ordini alle truppe Francesi e Spaguuole ohe allora trovavansi al suo servizio di lasciar tosto le bandiere di lui, e di raccogliersi sotto quelle dei rispettivi loro Sovrani. In queste circostanze fu fatta al Duoa la riohiesta di abbandonare i suoi dominii e .di accettare dal Pspa un compenso per le sue pretensioni. Ma benché egli fosse costretto ad ao-eoidare il primo punto, rigettò il secondo con sentimenti onorevoli, siccome cosa ohe sovvertiti avrebbe tutti i suoi diritti. Egli stipulò tuttavia, che esso ed i suoi seguaci nell' abbandonare i territori al Papa fossero stati liberi da tutte le ecclesiastiche censure; che i suoi sudditi non andassero soggetti a pena per cagione dell'aderenza loro alla persona di lui; cbe la Duchessa madre e la moglie di lui goder potessero le loro rendite nello Stato d' Urbino, • che libero sarebbe il cessato Duca di trasferire aeeo tutti i suol mobili, le sue armi, e gli oggetti ohe a lui appartenevano, tra i quali era espressamente compresa la celebre libreria raccolta dial tuo avo Federigo Duoa di Urbino. Il Papa non esitò
Sunto ad accordare tutte queste condizioni, ed il loca (essendogli stato conceduto di recarsi ad Urbino affine di dare esecuzione agli articoli convenuti io suo favore ) aderì al trattato. Lo stesso giorno egli partì da quella città oon una scorta di cavalleria francese, e passando per Cento andò di nuovo a risedere collo suocero Marchese di Mantova; e come dioe il suo biografo Leoni : „ A godere 1' ammiraci sione e l'applauso degli uomini, e la ricompensav^ooQle
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