Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      i4o ANNALIispirato, l'altro più elegante; quegli poeta del cuore , questi più della mente. — Un altro poeta valentissimo in ambi gì' idiomi fu Antonio Tebaldeo da Ferrara, che scrisse epigrammi così aurei da riceverne in premio dal Pontefice centinaia e centinaia di zecchini.—E Bernardo Accolti Aretino stava pure alla corte di Leon X., e cantava versi in ognuna delle due lingue, e si accompagnava sulla lira, meglio ancora del Tebaldeo. Divenne sì ricco sotto Papa Leone, che acquistò perfino la signoria del Ducato di Nepi ; e quando cantava ( dice Pietro Aretino ) w le botteghe chiudevansi come in giorno di festa, e le persone si affrettavano di poter godere di quel trattenimento. Egli era in quelle occasioni circondato dai prelati e dalle principali persone della città , onorato con solenne illuminazione di torce,, e seguito da un numeroso corpo di guardie svizzere. „ Poche opere sopravvissero, stampate, all'Accolti, fra le quali un Dramma e degli Strambotti; e lasciò inoltre un poema manoscritto intitolato: la libera-lità di Leon X., pieno di Aneddoti interessanti intorno al gran Papa de'Medici.—Agostino Beazzano, concittadino ed amico del Bembo, scrisse, come lui, nelle due lingue. Stette a Roma finché visse Leone Papa, poscia a Trevigi si ritirò, sopravvivendo diciotto anni al suo protettore. Fu molto stimato pel suo sapere: e Lodovico Ariosto 1' annoverò trai più celebri letterati del suo tempo. I suoi versi latini sono meritamente da preferirsi agl'italiani; e fra qnesti primeggiano i suoi sonetti al gran pittore Tiziano.—E che diremo del Modenese Francesco Molzaf Fu socio nei primi studii con Marcantonio Flaminio, uno dei migliori poeti latini del suo tempo. Studiò il Greco e l'Ebraico, oltre l'Italiano ed il Latino: passò a Roma nel i5i6, e si fece amico col gran bolognese Filippo Beroaldo bibliotecario della Vaticana , col Sadoleto, col Bembo, col Colocci, col Tebaldeo, e più tardi col valente medico e poeta Fracastoro. — Dell'Ariosto basta il nome per dirne tutto l'elogio. Scrisse un apologo relativo a LeonX.
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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