Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 169
      che si erano reputati opportuni ad assicurare la tranquillità del paese senza portare nocumento a* suoi diritti municipali.— Così la pensa il Nerli al libro sesto de' Commentari.
      La condotta di Giulio porporato, durante la sua residenza di quasi due anni sull' Arno , diede una prova luminosissima del suo ingegno e della sua moderazione. Per tal modo si guadagnava il rispetto e Faffezione de'fiorentini, mentre tenevasi in continua relazione col cugino Pontefice; ed a'suoi ordini ed alla sua prevalenza la città del Soderini conformava.
      E Leon X. frattanto dilatava i confini della dominazione per sè e pe'futuri di sua famiglia, preponderando non solamente su di Firenze ma benanche sopra d' Urbino. In forza dell' investitura la sovranità di questo Ducato era estesa, in difetto di maschi , alla discendenza femminile di Lorenzo ; e la sua figlioletta aveva allora ogni diritto allo scettro ducale. Così Caterina reggeva in appareuza l'antico Stato dei Dalla Rovere, ma lo frenavano in sostanza i suoi congiunti, che a più alti destini lei disponevano con destrezza. — Restituire intanto ai Feretrani quei Ducato era un confessarne l'usurpazione; passasse alla Chiesa; e passò. San Leo fortezza, e tutto 1' altro Montefeltro fu separato dalla. Ducea; Urbino, con Pesaro e Senigallia da Urbino dipendenti , alle possessioni della Chiesa si videro aggiunti fra breve.
      Mentre in Toscana e verso 1* Umbria tanti mutamenti accadevano per la morte di Lorenzo de' Medici ; mentre 1' Europa in grande aspettazione sì stava per la morte di Massimiliano e per l'elezione di Carlo V. all'Impero, la nostra Bologna non vide grandi vicende, fuorché la morte del Vicelegato Lorenzo Flisco o Fieschi , il quale fu seppellito in san Petronio coi debiti onori, ed ebbe a successore Bernardo Rossi parmigiano Vescovo di Treviso , il quale nel principio del suo governo non comportò che i Quaranta del Reggimento entrassero nella sua


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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