Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      iSCANNALI'
      l'onore, al quale Giallo II. oon tanfo ardore «mi aspirato, di essere considerato come il difensore della libertà dell'Italia. Egli era tuttavia ben persuaso che quelle grandi imprese non potevano essere compiute solo colla sua propria forza, e coi suoi mezzi ; e quindi risolvette di trarre vantaggio dallo dissensioni, che già erano insorte tra Francesco I. e V Imperatore, affine di condurre ad efietto il suo disegno.
      Avanti d'impegnarsi in aloUna trattativa, ch'egli ben prevedeva poterlo involgere nelle ostilità, risol-•vette di riunire forze tali, che non solo fossero sufficienti per la sua propria difesa , ma che lo mettessero anche in grado di cooperare vigorosamente **>i proprii alleati nell'effettuare r progetti che aveva in vista. A questo fine egli spedì come suo inviato negli Svizzeri Antonio Pucci Vescovo di Pistoia, con ordine di levare al Servizio di lui un corpo di sei mila uomini. In questa impresa il Vescovo non trovò difficoltà, perchè il Pontefice era stato sollecito fino dal tempo della guerra d'Urbino di rinnovare i suoi trattati ooi capi Elvetici, ed aveva munito il Vescovo di i5o,oco corone d'oro, per la loro paga. Avendo così disposta la strada a poter agire efficacemente , propose a Francesco I. di attaccare congiuntamente con esso il Regno di Napoli. Nelle condizioni di questo trattato era convenuto, che Gaeta e tutto il territorio napoletano tra il fiume Gari-gliano, e lo stato ecclesiastico dovessero riunirsi al dominio della Chiesa, e che il rimanente del regno appartener dovesse al secondo figlio del Monarca Francese, il quale era allora un bambino, e dovesse essere governato da un Nunzio Apostolico, finché quello divenisse abile a governare da sé medesimo.
      Mentre pendevano ancora queste trattative, fu dato il permesso alle truppe Svizzere al servizio del ?apa di passare per mezzo allo stato di Milano, e -vennero esse poste a quartiere in diverse parti della Romagna e della Marca d'Ancona. Fu questo tuttavia il solo vantaggio, ohe Leone trasse dalla sua


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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