Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESIimperiale, ad oggetto di consaltare con esso i modi più convenienti per intraprendere la guerra. Egli impegnò pure al suo servizio Federigo Marchese di Mantova, e gli conferì il titolo di Capitano generale della Chiesa , al quale da lungo tempo aspirava. Iu quella occasione il Marchese rimandò in Francia le insegne dell'ordine di san Michele, colle quali era stato onorato da quel Re. L'esercito degli alleati era composto di sei mila uomini di truppe italiane, due mila Spagnuoli, ch'erano retrocessi dall'attacco di Genova, ed altri due mila ch'erano stati spediti da Napoli sotto il comando di Ferdinando d'Avalos Marchese di Pescara. Questi furono raggiunti poco dopo da sei mila Ted^chi, levati a spese del Papa e dell'Imperatore unitamente dallo truppe Svizzere, che Leone avea fatto venire in Italia ; il cui complesso era stato tuttavia diminuito , perchè molti dei loro compagni in numero di circa due mila , erano tornati al loro paese. Unendosi a questi corpi le truppe Papali e Fiorentine non computate finora, la forza alleata poteva calcolarsi di venti mila uomini in circa. Il comando in capo di tutte queste genti fu affidato a Prospero Colonna, ma l'immediata direzione dell' esercito Pontifìcio venne commessa al Guicciardini, il quale, sotto il nome di Commissario generale fu espressamente investito di autorità sopra il Marchese di Mantova. Intanto le truppe italiane (... Agosto) si riunirono fra noi ; ed anzi il Muratori ed il Vizani accennano in Bologna ; ed il Colonna avendo poco dopo operato la sua riunione cogli ausiliari tedeschi e spagnuoli , s'inoltrò all' attacco di Parma.
      Questi formidabili preparativi cagionarono grande inquietudine a Francesco L, il quale cominciò allora ad accorgersi degli effetti della sua propria irriflessione nell'aver voluto spogliare il Papa di Parma e di Piacenza. Ma mentre egli invano tentava di mitigare il risentimento del Pontefice, non trascurava quelle disposizioni che necessarie sembravano per la difesa de' suoi dominii ; ed il Lautrec, che era
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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