Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
bolognesi
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ebbe luogo una vicendevole scarica di moschetta ria; ma avendo gli assalitori tentato di scalare le mura , i Veneziani abbandonando il loro posto si diedero alla fuga, come narra ne'suoi Commentari Galeazzo Capelìa. Il Marchese, cogliendo la buona occasione, entrò nei sobborghi,e dopo un breve combattimento (nel quale il veneto comandante Trivul-zio fu ferito e fatto prigioniero) riuscì a disperdere i Francesi ed i loro alleati. All' avvicinarsi delle genti papali alle porte della città , queste furono immediatamente aperte dai loro partigiani, mentre il Cardinal de'Medici, e gli altri capi vennero col loro seguito ricevuti ad un' altra porta, secondo quello che loro era stato promesso dallo sconosciuto messaggero. Il comandante francese sorpreso, e scoraggiato dall'improvviso avvicinamento del nemico, e spaventato dallo sdegno generale espresso dal popolo, ritirossi colle sue truppe a Como, avendo prima lasciato una forte guarnigione nella cittadella di Milano. Si ebbe qualche timore per la sicurezza de' cittadini, cagionato dalla violenza dell'esercito vittorioso; ma ogni oltraggio fu prevenuto dalla vigilante condotta del Cardinale de'Medici, e dai prudenti consigli del Morone ; e venne pubblicato un proclama che proibiva, sotto pena della morte, che alcuna ingiuria si facesse agli abitanti. Nella mattina comparve un' ambasciata di dodici cittadini dell'ordine de'nobili innanzi al Cardinal Legato per consegnare la città ed implorare protezione. Il Morone in nome dì Francesco Maria Sforza, riguardato allora come Duca di Milano, prese possessione del governo sotto il titolo di suo luogotenente. Le altre città dello stato si sottomisero in seguito alla sua autorità ; e Parma e Piacenza riconobbero di nuovo la sovranità della Sede Romana.
Appena i comandanti Papali ebbero compiuto questo negozio, essi rivolsero le armi loro contro il Duoa di Ferrara, il quale con un atto di aperta ostilità aveva di recente somministrato al Papa un motivo per attaccarlo direttamente. Le città del Finale
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