Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI «49
      Inferi in circa dopo cbe fu eletto Pontefice (a Agosto)*
      e dopo ventotto giorni entrava le soglie del Vaticano, e l'ultimo dì del mese fu coronato io san Pietro.
      Veniva egli in Italia con eccellenti intenzioni , e con fermo proposito di procacciarvi riforma nei costumi. Semplice nelle proprie abitudini, parco nei cibi, modico in ogni sua cosa, non volle accrescere il numero de'suoi servi, per potere invece spegnere i debiti dello Stato. Palafrenieri non cento, com*ebbe il suo antecessore , ma appena dodici ; solendo anzi dire cbe di quattro soli si terrebbe pago.
      Durante il suo breve Pontificato mostrò la sua affettuosa riconoscenza a Carlo V. concedendogli, ot che il poteva, parecchie grazie ; fra le quali 1' amministrazione perpetua delle grandi maestrie degli ordini militari, il diritto di presentazione ai Vescovati di Spagna, e l'assoluzione dal tributo di ottomila once d'oro, eh'egli doveva alla^ Santa Sede a cagione del possedimento del Reame di Napoli.— Per sè nulla riservava, non avendo mai voluto edificar Sionne più in alto del suo posto. Così soleva dir egli con pastorale ingenuità.
      Negli otto mesi che l'Italia stette senza Pontefice, avendo i popoli poco rispetto per chi frattanto li reggeva, parve a Leone Marescotti di avere buona occasione di ritornare nel Contado di Bologna, quando vi trovasse stanza per lui sicura. E perciò avendo in sua compagnia certi fuorusciti, andò alla Torre dell' Uccellino dove stavano alcuni guardiani ad istanza degli altri Marescotti che non erano sbanditi, e disse loro di esser mandato dal Vicelegato acciocché difendesse quella torre contro il Duca di Ferrara. E ciò credendo i guardiani introdussero Leone coi loro compagni , che tosto cacciarono fuori ciascuno che vi era dentro.
      Inteso questo fatto Achille Marescotti e gli altri di quella famiglia, i quali erano in Bologpa, pieni d'ira e di dispetto radunarono gli smici loro armati, ed andarono all' Uccellino per cacciarne a forza Leone; ma non potendo per la mala stagione fermarvisi,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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