Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 191
favorivano i Francesi amici de* Bentivoglio. Mentre cbe i Dieci della guerra così ordinavano le cose, arrivò nel giorno del sabbato santo Annibale Bentivoglio a Bazzano nel contado di Bologna, conducendo seco poco meno d' otto mila soldati, fra i quali era il Conte Guido Rangoni co' suoi Svizzeri e con altri assai i quali avea avuti dalle città e dai castelli di Romagna col favore di Gentile Sassatelli e degli altri capi della parte Guelfa: e molti ve n'erano dei fuorusciti di Bologna, che avevano messo insieme tutti gli amici loro per tale effetto: assai parimente ne avevano condotti Annibale e Francesco Rangoni dalle montagne di Modena: e Cato da Castagneto, il quale era un capo di parte molto tenuto fra i montanari , ne aveva menato un grande squadrone dalle montagne di Romagna e di Bologna. Erano di tutto questo preparamento stati appieno informati i bolognesi : laonde i Dieci della guerra, ai quali ubbidivano tutti i gentiluomini, misero all'ordine quanto bisognava per combattere, in questo modo.
A Ramazzotto diedero carico di difendere le mura della città , avendo egli sotto il suo governo assai compagnie di cavalli e di fanti, i quali furono compartiti dove più abbisognava; alla difesa della piazza fu posto Lorenzo Malvezzi e Lodovico Bentivoglio; Filippo Pepoli con Cammillo Gozzadini e Andrea Casali ebbero la cura della porta di san Felice, alla quale si dubitava che dovessero far capo i nemici ; la porta di Galliera fu data in guardia a Gasparo Fantuzzi , ed ai Marescotti ; Melchiorre Manzuoli con sette suoi figliuoli fu mandato alla porta di strada santo Stefano ; e a quella di san Mammolo andarono i Campeggi , con Ercole Malvezzi, ed Ermete Marsili; agli scolari ancora, che in quel bisogno si mostrarono amorevoli alla città, avendo essi fatto una bella compagnia di trecento armati , fu dato la cura di difendere la porta di strada Castiglione in compagnia di Cammillo Fantuzzi, Lorenzo Cospi, Giacomo Lianori, e Bartolommeo Boccadiferro ; alla muraglia posta fra san Mammolo e Saragozza, per esser
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