Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      E Leone Marescotti, il quale teneva la torre dell'Uccellino, temendo anch'egli di non capitar male, diede il fuoco alla torre, e mettendo a sacco ciò che gli venne a mano nel contado di Bologna , se ne fuggi nel ferrarese ; laonde i nostri avendo ciò saputo , mandarono a pregare il Duca Alfonso che non volesse dar ricetto a Leone, anzi che lo dovesse incarcerare ; e perciò il Duca fece usar diligenza perchè fosse trovato e messo prigione nella ròcca di Cento. Così assicurati da due parti i bolognesi, restava loro ancora di assicurarsi dalla parte di Modena, dove si era ritirato Annibale Bentivoglio con molti de' suoi ; e perciò mandarono Cammillo Goz-zadini, Ercole Malvezzi ed Ercole Poeti con trecento cavalli, che furono compartiti alla custodia di Piu-mazzo, di Castel Franco, di san Giovanni, di Creval-core e di sant'Agata, castelli tutti posti dalla parte dov'era il pericolo.
      Era in questi tempi per le gravi spese, che tuttavia si facevano, la camera di Bologna di maniera esausta e priva di denari, che più non vi era di che pagare i soldati, i quali di continuo bisognava mantenere per contrastare ai nemici ; e i Senatori, a'quali toccava di provvedere a tutte le spese, erano in grandissimo travaglio : al che avendo considerazione alcuni gentiluomi amatori del bene pubblico, si radunarono insieme, ed avendo ragionato fra loro delle comuni calamità, conchiusero di mandar, come fecero, Lorenzo Malvezzi e Filippo Pepoli al Senato, offerendosi pronti a provvedere di denari per lo bisogno con le proprie borse, quando però fossero assicurati della restituzione fra certo tempo dalla camera di Bologna: di che avendo il Senato reso loro infinite grazie accettò l'offerta; onde fra poco tempo furono portati più di tre mila scudi fra denari e gioie , coi quali si diedero le paghe ai soldati che prima erano stati condotti ; e ne furono poi ancora assoldati degli altri : laonde i cittadini non aveano più a temere de'Bentivoglio, i quali perciò, ed anche perchè non potevano proseguir più a lungo la^.ooQle


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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