Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIdi sonare o damare per la letizia della fonata di Gelare: da nna part? del muro era dipinto il trionfo di Nettuno in mezzo ai Tritoni, alle Sirene, ai Cavalli marini ed a Pesci mostruosi di varie specie; ed all' opposta parte il trionfo di Bacco attorniato da Satiri, Fauni e Ninfe baccanti, cbe pareva venissero ad incontrare 1' aspettato Cesare ; leggendosi in .una cartella questo saluto — Ave Caesar Imperator invicte. — Passato il detto rivellino si allargava il ponte sino agli angoli della torre di essa porta; sopra la quale al lato destro fu posto lo stemma pontificio , ed al sinistro l'aquila imperiale, e nella sommità di essa torre, in una finta lapide di marmo antico, appariva intagliata a caratteri romani la presente iscrizione:
CLBMBNS TU. pont. MAX.
CAROLOM CABSARBM AUGUSTUM IMPBBATOBEM INVICTI8SIMUM AD SB VBHIXNTBM CCM POMPA BT OVATIONE ACCIP1T IDBMQUB 8PEBAT MOX IMP1I8 H08TIBUS DEBELLATI» OBNATI88IMO BT AMPLISSIMO TRIOMFHO DECORATI)RUM.
E nella parte eminente dell'anzidetta porta erano quattro medaglioni con le immagini de' più illustri Cesari che governarono l'impero romano, i quali dai nomi loro così venivano distinti : Cajus Caesar Dictator — Divus Augustus P. P. — Titus Vespasiani Imperator — Trajanus Newa Imperator. — Con queste immagini s'intese alludere a Carlo Cesare, che era d'animo disposto all'imitazione di que' celebri imperatori.
Sotto ai medaglioni ergevansi le statue di Furio Cammillo e di Scipione affocano, armati, a cavallo, cogli scettri militari impugnati, in segno della eccellenza onde si resero famosissimi in guerra ; e di sotto v'erano altre quattro finte statue di pruden-tissimi Senatori romaniche furono Scipione Minore,
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