Annali della cittą di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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L* altra statua era di Costantino Imperatole, appellato il grande, distinta con questa iscrizione :
COSTANTINO CASSAR! AUGUSTO IMPERATORI OB EGRBGIAM IN DECSENBNDO PONT, MAX. IMPBHIO LIBBRTAT8M TYRAMNOB DOMITO* CORISTIANAB REUGIONI8 CULTUM PROPAGATCM.
E le predette due statue erano a foggia antica armate e coronate. L' architettura dei due archi in discorso era parimenti dorica, ed uniforme per la costruzione in tutte le parti agli altri due eretti ad onore del Pontefice ; se non che variavano negli ornamenti allusivi alle diverse rappresentazioni in quelli istoriate ; essendo nei primi de'fatti spettanti alla dignitą e potestą ecclesiastica, e nei secondi commiste cose, che alla Chiesa ed all'Imperio appartenevano : delle quali gli argomenti senz' altra dichiarazione per sč medesimi si facevano manifesti.
In cima ai descritti archi furono posti due grandi simulacri che rappresentavano la Vittoria e la Gloria. Neil' altezza maggiore del frontespizio mostra-vansi subito all' osservatore le chiavi e 1' ombrello, componenti il Gonfalone di Santa Chiesa: sotto eranvi, a parte destra l'arma gentilizia del Papa e il suo triregno, ed alla sinistra lo stemma imperiale, e la soprapposta corona. Il fregio dipinto del cornicione esprimeva le sacre storie, che nel parziale significato loro accenneremo. In una scorge-vasi l'Imperatore Costantino che riceve l'acqua battesimale da san Silvestro Pontefice, a cui per segno d'animo grato presentava corone, scettri ed insegne regali: nell'altra lo stesso Imperatore Costantino genuflesso davanti al misterioso monogramma, che č generalmente usato a segnare il nome di Cristo, siccome gli apparve in modo mirabile per aria. Nella terza storia poi figura vasi il medesimo Costantino
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