Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESIparole l'Angusto Principe con profonda riverenza baciò di nuovo la mano del Papa ; e fatti appena dodici passi dovettero trattenersi alquanto per dar luogo all' incamminarsi dei personaggi delle due Corti eh' erano in quel palco: e però in questo intervallo di tempo Carlo domandò a Clemente com'era in salute: al quale questi rispose, che dopo la sua partita di Roma stava assai meglio del solito; imperciocché spinto dal desiderio di vedere Sua Maestà aveva 1' animo invigorito ed avvalorato il corpo di maniera che nel viaggio non aveva sentito alcun patimento. Ed accennando con la mano si coprisse della berretta, Cesare la si pose in testa per atto di ubbidienza con dire: ubbidisco a chi può comandarmi. Ed il Pontefice riprese: la Maestà Vostra , abbiaci per iscusati se non si sono fatti gli onori e le provvisioni come ella merita, dovendosi incolpare parte la brevità del tempo, e parte la cattiva stagione; nulladimeno si degni di accettare la
      O * Dbuona volontà.— E lo stesso Cesare riprese ancora: Vostra Beatitudine non deve fare tali cerimonie con un servitore vero, il quale non nutre altro desiderio che di servirla. E così discorrendo giunsero al limitare della porta di sari Petronio, ove Clemente si licenziò da Carlo, che in divota genuflessione gli baciò di nuovo la marni. Frattanto che questi entrava nella Chiesa, quegli si lece riportare in palazzo coli' accompagnamento de'Cardinali e dei corteo pontificio, meno quattro Cardinali che restarono in compagnia dell' Imperatore , i quali furono Nicolò del Fiesco, Antonio Sanseverino, Scaramuccia Trivulzio e Nicolò Ridolli : ai quali precedettero musici cantando : Ecce mitto Angelum ec. indi il Te Deum. Cesare entrato nella predetta Chiesa, fu condotto alta Cappella de'Notari, ovvero dell'antico Crocifisso , cbe fu poi ridipinto da Francesco Francia ; ed ivi genuflesso al faldistorio adorò il Santissimo Sacramento e baciò 1' altare. Erano le ventiquattro ore e cominciava la sera, quando uscito da san Petronio lo stesso Imperatore venne addotto


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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