Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
a76 • ANNALIti pubblioo palazzo, dove avevasi per lai preparafo tra appartamento con ogni magnificenza, e con-giunto a quello di Sua Santità. Nella piazza quasi subito cominciarono le allegrezze di fuochi artificiali, i lieti suoni di trombe, e di altri musicali strumenti ; e non solo nella medesima piazza, ma ancora per diversi luoghi della città: e suonarono per tutta quella notte a festa le campane.
Il giorno seguente ( 6 Novembre ) i ventiquattro paggi bolognesi assegnati al corteggio di Cesare, andarono in ben ordinata compagnia a riverirlo, ed uno di loro disse un'elegante orazione, che fu udita con benignissimo orecchio dalla Maestà Sua; finita la quale, posoiachè gli ebbe trattati umanissimamente e fatte cortesi esibizioni, donò ad essi una borsa di velluto cremisino oon entro cinquecento scudi d' oro : gli ammise al bacio della mano, e tutti col ginocchio a terra riverentemente bacia* ronla. Dai medesimi fu quindi deliberato che il denaro ricevuto in dono da Cesare s'impiegasse nel premio di una giostra, per offrire dilettevole trattenimento alla Maestà Sua.
Nel dì venturo (7 Novembre) come erasi avvisato cinque dì prima, con pubblico bando del magnifico Podestà di Bologna ebbe luogo la corsa dei cavalli barberi dalla porta di strada Maggiore sino a quella di san Felice, coi premio d' un palio di broccato d'oro, assegnato a nome de'giovani paggi redetti per festeggiare la venuta e la presenza del anto Padre: vincitore della corsa si rioorda un cavallo de'Crescenzi gentiluomini bolognesi: e questo riuscì un divertimento di molto concorso, ed assai gradito alle varie classi del popolo.
Essendo riferito a Carlo V. che le sue milizie aq-qn arti era te ne' villaggi trattavano prepotentemente i contadini col pretendere vettovaglie per essi e mantenimento de'cavalli, usando forza e violenza, Sua Maestà, per levare questo disordine, fece pubblicare un editto, oon dichiarazione che i soldati imperiali essendo provveduti a sufficienza, e ben forniti
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