Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 3i5
Nello stesso dì per segno di allegrezza si corse una giostra da' valorosi Cavalieri e Gentiluomini , ohe erano il fiore della nobiltà. Gli apparati , le com* parse , e gli armamenti furono oltre ogni credere pomposi e straordinari: perciocché gli esercizi ginnastici e marziali formavano in quei tempi quasi la sola cura delle persone di alto grado.
Il dì 2.0 Novembre fu distinto coli'onorevole ingresso in Bologna del Marchese Federico Gonzaga, giunto dalla sua città di Mantova, e venne molto bene veduto ed accarezzato dall'Augusto Carlo. Era esso accompagnato da molti gentiluomini ; e fu incontrato dalla famiglia del Papa e de'Cardinali. Per rendere più decorosa la entrata di lui, quei famigliari condussero seco ben bardate le mule, ed i portatori de' cappelli oardinalizi, siccome era di costume in siffatte circostanze. Prese alloggiamento il Gonzaga presso le stanze dell' Imperatore nel pubblico palazzo.
Affidato il Duca Sforza per le lettere del Pontefice , e pel salvo-condotto di Cesare, senza frapporre dimora imprese il viaggio da Cremona , ove allora ritrovavasi , alla volta di Bologna ; ed imbarcatosi nel Po fece tragitto a Ferrara, dove calando pel canale di Beno si condusse alla nostra città ( aa Novembre ). Era egli corteggiato da una scelta compagnia di gentiluomini , tutti vestiti ad una divisa , cioè con saioni di velluto nero, ed andarono ad alloggiare nel palazzo di Vincenzo Gozzadini in istra^-da Maggiore.
Lo Sforza sino dell'anno iSaS, da Bonifazio Vi-sconti suo cameriere era stato leggermente ferito in una spalla con pugnale avvelenato: pure, ancorché fosse piccola la ferita non solo fugli difficile guarire/ma gli rimase una debolezza di nervi tale, cbe dappoi trasse una vita disagiata e penosa , essendo rimasto di malferma salute, ed in oltre tormentato molto dalla podagra ; il perchè destava compassione in chiunque lo vedeva. Non potendo reggersi della persona passò dall' alloggio predetto ai Annal. Boi. T. VI. 36
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