Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
fBOLOGNESI
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di un'ora, sfidandosi tanti per banda e lanciando le canne inargentate sugli scudi, mentre i contrari ritirandosi voltavano le spalle e con quelli si difendevano, siccome son usi di fare i Mori; giuoco veramente molto piacevole , e da leggiadrissimi Spagnuoli, e da giovani Bolognesi molto ben eseguito e con gesti molto vaghi e spiritosi. D' una delle due bande era capo l'Osorio Marchese d'Astorga, dell'altra il Paceco Duca d'Ascalona. Furono pure altri a cavallo per combattere in piazza alla foggia di un torneamento, ove giostrarono ancora illustri cavalieri di varie nazioni, armati di tutte armi con imprese d'amore, ed ornamenti militari; e fu al certo uno spettacolo graditissimo. Il Papa e l'Imperatore guardaronlo dalie finestre del palazzo, ma posti dietro a certe cortine a modo però che eglino potevano comodamente vedere senza esser veduti.
Passarono frattanto nelle vicinanze di Bologna le compagnie de'soldati tedeschi, spagnuoli, ed altre che ivano ad accrescere le forze accampate intorno a Firenze per l'impreso assedio contro dessa città : e nel passaggio loro molti danni arrecarono al territorio bolognese, per cui ogni giorno si esponevano forti lagnanze ai Magistrati nostri, acciocché sollecitassero dall'Imperatore i provvedimenti opportuni ad impedire ed evitare siffatte escursioni; ma, siccome accade in simiglienti casi ; vane tornarono le lagnanze, ed a tali disastri non si potè opporre che rassegnazione e pazienza.
Sebbene fosse ributtato con perdita e vergogna Solimano gran Signore de' Turchi dalle mura di Vienna d'Austria, e fuggendo frettolosamente verso Costantinopoli mostrasse di non aver forze bastevoli a continuare quella guerra ; non ostante teiuevasi da molti che egli, facendo altri tentativi, ritornasse con nuovo esercito per vendicarsi degli Ungaresi , e danneggiare i Principi cristiani, a'quali aveva giurato odio ed esterminio. Per la qual cosa il Pontefice e l'Imperatore (10 Dicembre) raccolsero a consiglio i Ministri più abili ed autorevoli, a prevenire
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