Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      questo Duca nella sua grazia , non fece più caso de'consigli ed offici di quel Capitano Generale. Anzi un giorno, ritrovandosi questo nella stanza dove stavano discorrendo Cesare ed il Duca, per mortificare il Generale che non intendeva la favella tedesca, da essi che erano stretti a colloquio si parlò in tedesco, e per tal modo il malevolo Consigliere dovette essere soltanto spettatore de' gesti e movimenti loro , e non potè comprendere il significato del lor discorso; di che l'Imperatore sorrise con lo Sforza , e con più calore continuò i ragionamenti, i quali replicati più volte distolsero Cesare dal sospetto che ebbe dell'anzidetto Duca: e finalmente ( a3 Dicembre), condiscese di concedergli l'investitura del Ducato di Milano. A fare ciò fu pur consigliato dal suo gran Cancelliere Gattinara, il quale conosceva quanto fosse espediente risoluzione per Carlo V. 1' unirsi coi Potentati italiani , e principalmente tenersi amico al Papa ed ai Veneziani, che avevano sollecitata e favorita questa pratica. Fugli ancora dimostrato dal medesimo Gattinara, non dover egli sperare giammai stabile amicizia e durevole pace con altre potenze , nè la quiete della troppo bersagliata Italia, se esso, benché possente Imperatore, non acconsentiva di buon grado alla restituzione in persona dello Sforza del Ducato di Milano. Non fa d'uopo che per noi si riporti come ad Antonio de Leyva dispiacque questa restituzione , quantunque gli fosse serbata da godersi per tutta sua vita la città di Pavia. Ma perchè egli era sì grande nelle cose di guerra , e con la forza aveva saputo vincere difficilissimi incontri, persuadevasi colla forza stessa di sottomettere a suo talento la ragione di stato ; ond' è che a mal in cuore vide sempre i Ministri degli affari politici avvicinare l'Imperatore, e per solito li chiamava con dispregio gente da toga e da tavolino. Rimase pèrciò mortificato di non aver potuto rimuovere 1' animo di Cesare dai suoi consiglieri ; per la qual cosa non mirava più mai di buon occhio il Gattiuara e gli


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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