Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIed allora il Pontefice benedicevalo col segno della croce: poscia l'Imperatore cominciò a cantare l'evan-gelo con queste parole: Sequentia sancti Evangelii secundum Mathaeum. In ilio tempore exììt edictum a Caesare Augusto, ut describeretur universus orbis: dette le quali parole ritornò al suo posto, lasciando continuare il restante Vangelo al Cardinale Cesis. Finita la messa, il Papa e l'Imperatore ritornarono agli appartamenti per riposarsi la restante notte, e ciò pur fecero gli altri tutti delle Corti, ch'erano fuori del palazzo nelle assegnate loro abitazioni.
      Alla mattina seguente, giorno di grande solennità pel Santissimo Natale di Cristo, 1* Imperatore Carlo ¦vestito d'abiti pomposi col numeroso corteggio dei suoi Principi e Baroni in piena gala, passò al tempio di san Petronio , facendosi portare innanzi dal Marchese di Nassau la spada ed il cappello, che ricevè in dono dal Santo Padre. Fatta la debita orazione , davanti l'altare del Sacramento, l'Imperatore salì al suo seggio, e fermossi sinché arrivò alla porta del tempio Sua Beatitudine, la quale fu portata colla pompa descritta nella solenne festa dell' Ognissanti. L'Augusto Carlo discese allora ad incontrare il Papa all'ingresso della maggiore cappella , e lo accompagnò al trono che era a capo del coro. Salì esso dappoi una più eminente sedia, preparatagli in posto distinto a lato dell'organo, e capace a contenere in bella mostra attorno di lui tutto il nobile corteo. Il Sommo Pontefice si apparò quindi per cantare la messa, e fu vestito de'sacri preziosi paramenti conforme si usa nel cerimoniale di quel solenne giorno. In alcune cose spettanti ai servigi secolari , come al lavare delle mani ed altre simili cerimonie si prestarono genuflessi il Duca d' Asca-lona , il Marchese Moja , il Duca Sforza , il Duca Alessandro de'Medici; e questa sacra funzione riuscì oltremodo imponente e dignitosa.
      Prese poi l'Imperatore la pace dal Pontefice , e finita la messa circa alle venti ore, diede Sua Santità la papale benedizione, e concedette, per Breve
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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