Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      IANNALI
      con grosso esercito, ove mai tentasse di ritornare sotto alle mura di Vienna. Intanto che il Maggi dispongasi alla partenza, Clemente VII. chiese genti a Carlo V. per espugnare la Romagna fiorentina, e cioè Castrocaro, Devadolo, Molina, Murato, ed altre terre di que' contorni ; ma per quella espugnazione l'Augusto Principe non potè offerire che le truppe italiane condotte dal prenominato Maggi e con esso venute di fresco da Milano. Allora instavasi da Clemente per avere di quegli Spagnuoli riservati all'impresa di Firenze; e lo stesso Carlo ne ricercava a voce con molta sollecitudine perchè volesse dare a lui tanti Spagnuoli quanti erano gli Italiani sotto il comando del Maggi; poiché gli uni subordinati, gli altri erano in voce di ladri e disordinatissiini : all' inchiesta del Papa replicò quel Monarca di prendere sopra di sè la condotta loro, e disse queste parole: „ Pigli Vostra Santità tale gente, e sia certo essere la migliore che avessi mai nello stato di Milano, e la meglio guidata dal più fedele e valente soldato che oggi trovisi nel mio esercito. Laonde esso Papa, colla mediazione di Luigi Conzaga, Conte di Gaiazzo, fece chiamare il Maggi, e ritrovatolo, espose l'importante commissione, ed essendogli amico si allegrò con esso lui di così onorevole chiamata. Il Maggi presentatosi a Sua Santità, intese come lo avesse tre volte ricusato, e ciò per credere ai riferimenti d'esser egli condottiero di soldatesche indisciplinate. Se non che per la fede fattagli dall' Imperatore sul conto loro, e per le lodi date a lui d'uomo dabbene e valoroso, reputava ottimo consiglio ed era in sua fiducia venire allo esperimento. Dal Maggi si rispose: Beatissimo Padre, se io avrò occasione di servire a Vostra Santità, le opere loderanno il maestro. Il Papa gli diede pertanto la generalità di quella guerra con quattordici pezzi d'artiglieria, concedendogli inoltre la sua guardia de' cavalli, di cui era capo un Girolamo Maffei romano, ed aggiungendogli più che tre mila fanti ro-megnuoli. In poco tempo adunque il Maggi ridusseI


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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