Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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Sua Maestà apprezzava assai il merito ed il valore, non i titoli ereditati per nascita: quindi dietro tali principi decorò del grado di cavalieri a spada gli uomini più celebri in leggi, scienze, lettere ed arti; avendo ben poco in considerazione 1' altezza di lignaggio scompagnata dai meriti personali. Con siffatto procedere egli nobilitava chiunque meritasse la universale stima , e singolarmente chi erasi distinto per militari azioni , o con fatti che concorrano alla felicità ed alla gloria di uno stato. Nul-ladimeno non potè sottrarsi dal fare molti cavalieri * di non provata nominanza e virtù, ma soltanto nobili di stipite, nell'avvenimento della sua coronazione , essendo allora straordinaria prerogativa , ad ognuno di nascimento nobile, l'esser fatto cavaliere al solo tocco della spada dell'incoronato Monarca.
Il dì primo del Febbraio fu novellamente posto in questione (dopo ciò ch'erasi opinato e conchiuso due giorni innanzi dai Principi tedeschi e da altri ) se Bologna era luogo a proposito per dare le due corone a Cesare , o se veramente dovesse ciò farsi nella città di Roma: allegando eglino molte ragioni di prammatica e di Stato, le quali dicevasi ancora convenissero in parte al Papa, che si mostrava disposto di aderire al ritorno per la sua sovrana residenza. Alla fine , essendosi agitata pur di troppo tal sorte di questione, parve allo stesso Papa dover investigare la mente di Cesare, e lo richiese del suo pensiero e della inappellabile risoluzione. Questi , a sè avendo chiamati i suoi sapienti, intese le varie loro opposizioni, per le quali dimostravano non essere necessario lo Imperatore a Roma si coronasse, e convenivano non solo potersi quella cerimonia in altro luogo fare, ma eziandio, per le esposte e molte ragioni , aver essi dichiarato non pregiudicare allo Imperatore l'essere coronato anche da altro dignitario ecclesiastico, se (come era) di presenza non fossevi stato il romano Pontefice , purché il perso-naggio celebrante si deputasse dalla Santità Sua. Per questa conchiusione Ce?are conoscendo le tante
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