Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIe de' più stimati, e cioè Paolo Velano e Polidoro Vetti. Con questi s' accompagnarono altri soggetti cospicui e nobili, come un Lodovico Cemuscolo , un Maurizio Sciarra, ed insieme ad es9Ì vennero parimenti Pietro di Arsago e Giovanni da Marliano, canonici della Basilica di Monza e primari in detta cospicua delegazione o ambasci eri a.— Baldassare Fedele, arciprete di quella Basilica e vicario generale di Cremona si scusò d'intervenire, pel poco buon animo dell'Imperatore Carlo verso di lui.
Pertanto nel giorno ventesimo di Febbraio giunse in Bologna quella deputazione degli inviati di Monza , e subitamente impetrò da Cesare una formale udienza, nella quale si fecero ad esporre, che avendo inteso essere la Maestà Sua in deliberazione di prendere nella città di Bologna la imperiale corona, senza prima aver ricevuto la corona del ferro del regno Lombardico (conforme all'uso antico) in Monza o in Milano nella Chiesa di sant' Ambrogio ; con la debita riverenza supplicavano eh' ei non volesse apportare questo nocumento alla patria loro. £ considerando eglino inoltre che il seguitare, tal uso sarebbe stato ad un sì grande Monarca d'assai scomodità e disagio, viaggiando nella rigida stagione del verno per le cattive strade della Lombardia, perciò essi proponevano un conciliabile modo a mantenere la dignità dell'antica loro prerogativa, e questo era che l'Imperatore si compiacesse, dove allora trova-vasi, della corona ferrea essere insignito. Esponevano altresì d'averla recata coi libri degli annali di essa corona, ragguardevoli per antichità, e coi privilegi loro inscritti. E stettero nella fiducia ben riposta sul magnanimo e leale carattere della Maestà Cesarea, che gli ebbe ad assicurare non sarebbesi negato a sì giusta e rispettosa domanda, ed anche a dichiarare per pubblico istrumento come si facesse ciò in caso unico e straordinario e da non portarsi mai ad esempio per togliere alcun minimo diritto, o per apportare pregiudizio alle dimostrate ragioni degl' inviati di Monza. Circa al diritto spettante
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