Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      dovessero andare dopo di loro: ma arditamente a ciò questi si ricusarono. Nata pertanto una contesa tra essi, il maestro delle cerimonie (giudicando in favore de' Sanesi cui era affezionato ) dall' oratore Lercario si difese il diritto de*suoi, e fecesi conoscere che quella sentenza del cerimoniere poteva per avventura mostrarlo d' animo amico ai Sanesi stessi, non già uomo che giudicasse rettamente: perciocché i Genovesi avendo da Cesare un rescritto , per lo quale in questo onore erano anteposti ai Ferraresi ed ai Fiorentini, se avessero potuto intervenirvi, conchiudevasi naturalmente che i Sanesi, come inferiori non erano stati posti in considerazione di ciò* Fu appellato a Cesare, ma a lui non parendo luogo opportnno per decidere questa differenza, uscì primo, come si è detto, seguendolo alla rinfusa i contendenti ambasciatori. Neil' atto però che doveva salire nella Cappella maggiore, essendo vietato al Lercario ed ai colleghi suoi entrarvi, e volendo passare innanzi Marco Pio da Carpi , ambasciatore del Duca di Ferrara, che negava di cedere ai Genovesi il luogo più degno in cappella ; essendogli per ordine del Papa fatto sapere che si levasse, come ministro di Principe contumace, egli ebbe di subito ceduto. Ma ecco ripigliarono i Sanesi la pretensione che si dovesse loro questo luogo. E poiché uno di essi tentava per forza occuparlo, il Lercario, altero gli disse che non volesse usurparsi un posto che a lui non era dovuto. E rispondendo 1' altro con molta arroganza essere la verità in contrario, irato maggiormente il Lercario gli diede una guanciata e lo spinse indietro. Accostatosi un altro, e con ambe le mani pigliata la veste di quello, cercò ad ogni suo potere di rimuoverlo , e gli ruppe la veste ; ma il Genovese col destro piede lo ributtò indietro. E così 1' uno e 1' altro scacciato avendo, fece egli che i due più vecchi suoi colleghi sedessero comodamente. E gridando gli avversari, che essendo Siena antichissima, cosa iniqua era che da coloro i quali più volte n'erano stati


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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