Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      rispose il Cardinale Ippolito De Medici, nipote di Clemente Papa. Gli altri oonvitati di seguito imw tarano l'Augusto Monarca ; e quindi fu bevuto alla salute e ad onoranza dell' Imperatrice, del Re di Boemia, e dell' infante Real Principe di Spagna. All' atto di levare i cibi, i confetti delle tavole a piene mani si gettavano dalle finestre, intanto ohe era di continuo, da due uomini, gettato del pane al sottostante popolo, che urlava allegramente nella piazza, la quale vedovasi illuminata, essendo già so* pravvenute le tre ore di notte. Sicché questo pranzo, fattosi tardi, si poteva meglio dire una sontuosa cena. Entro alle sale» e maggiormente di fuori, ri-petevasi con festose voci : Viva V augustissimo Cario, per terra e per mare glorioso. Ed alle grida del radunato popolo s' univano pur ouelle de' soldati, allora più che mai immersi nella gozzoviglia di mangiare e bere, a spesa del Senato bolognese, cui parve bene fare ad essi, che dovevano stare a guardia per quel giorno, un regalo abbondante in forma nuova e peregrina. Per tale effetto eransi innalzate due robuste colonne vicino al palazzo del Podestà , in mezzo alle quali sopra un piedistallo, s' ergeva la grandiosa figura d' Ercole soffocante in lotta Anteo. Al sommo delle due colonne, su di un ornamento architettonico, in cui era segnato il motto della reale impresa di Spagna, plus ultra, posava un' aquila imperiale ad ali aperte ; e sopra due piedestalli ai lati stavano in riposo un leone ed una leonessa, scolpiti in grandezza al Vero, e velati di dorature: 1' uno gettando vino bianco eccellente, e l'altra nero squisito. Ed il perenne scaturire de'generosi vini dalle bocche di auegli animali durò tutto il giorno e parte ancora della notte. Queste due fontane erano in tanta abbondanza, ohe ognuno potè berne a sazietà. Poco distante poi dall' ornato pilastrone, angolare al portico dell' anzidetto palazzo verso levante, dopo che passò la cavalcata, un gran fuoco erasi acceso , intorno al quale si misero molti soldati, come cuochi, intenti


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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