Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 401
      ed insolente passeggiare per ogni via, come galli tronfi e con la testa rilevata per venir tenuti uomini di gran, vaglia e di alto legnaggio, ovvero per le tante grandezze, che tuttavia si sfoggiavano dai Principi e da altre persone illustri, immaginandosi d'aver essi pure qualche imperio sopra Bologna. E portavano tant' oltre l'insolenza, che spesse volte procederono in modo assai cattivo e dispiacevole co' cittadini : ed affettando dispregio per ognuno, vantavano di voler maltrattare i bolognesi nella guisa stessa che dicevano d'aver maltrattati quei di Milano. E quindi, pretendendo di essere stati offesi dai nostri cittadini, in grosse truppe e con armata mano percorrevano di notte tempo le vie della città, e facevano affronti a quanti de' pacifici abitanti di essa in* poco numero ed inermi avessero incontrati. Per queste male azioni contro ad essi vieppiù cresceva l'odio e la brama di vendetta. Cammillo Gozzadini perciò non potendo in alcnna guisa tollerare che gli spagnuoli avessero ardito lui oltraggiare in quel giorno, e che tuttavia con altri siffatti modi dimostrassero cotanta tracotanza, deliberò procurar mezzi opportuni per vendicarsi di coloro. Quindi andò a ritrovare il Conte Girolamo Pepoli, capo della fazione francése, e gli espose quanto era accaduto contro del Lupari, di lui stesso e di altri ( ancorché sapessero ben tener in mano la spada ), e quanto altresì avveniva a danno ed oltraggio dei pacifici gentiluomini e de'cittadini bolognesi. Il Conte Girolamo, per reprimere l'intollerabile orgoglio e l'audace insolenza degli spagnuoli, che con maniere schernevoli davano noia or all' uno or all' altro , passò parole d'incitamento ai giovani nobili e più arditi della città, i quali si diedero a camminare in bene armate squadre ed a fare la caccia di quanti spagnnoli nelle ore notturne si trovassero per le vie ; e tutti senza remissione uccidevano: poi i cadaveri gettando nelle chiaviche e nei pozzi, ben pochi lasciavano morti per le strade, o soli quelli che fossero bastevoli all'apparir del giorno per dar a conoscere


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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