Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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e di cavalleria, con que'tratti di giocondità che per siffatti incontri non mancano mai ia oivili e costumate radunanze. Non diremo degli squisiti dolci, non delle varie bevande graditissime, le quali dai valletti, vestiti alla divisa del nobile senatore, si recavano di tratto in tratto per le sale e per le camere su bacini d'argento. A que' giorni in Bologna seguiti erano de'nobili matrimoni, ed erano perciò gli sposi speciale oggetto de'discorsi e delle considerazioni degli invitati. E così tra le donne di alto lignaggio, e di singolare bellezza figuravano non le sole bolognesi, ma alcune altre italiane, che quivi furono maritate con gentiluomini de' primari della città nostra.
Il due Marzo (primo giorno di quaresima) si tenne cappella pontificia in palagio coli' assistenza del Papa e l'intervento dello Imperatore, de'Cardinali, della Prelatura, e del corteggio cesareo. Il Cardinale Lorenzo Pucci, sommo Penitenziere, celebrò la messa, cantata coralmente senz'organo, e sparse le ceneri sulle teste degli astanti, colle cerimonie solite a praticarsi in quel dì, per commemorazione a'cristiani della morte. Finita la messa, tutti passarono processionalmente alla chiesa di san Domenico, per fare la sagra stazione del digiuno. Il Papa e i suoi ecclesiastici vestivano le cappe magne, che si prescrivono nel cerimoniale di quel giorno. L'Imperatore era vestito di nero alla spagnuola; e la zimarra avea aggruppata, invece di bottone o ferma* glio, con una gioia lucentissima e di gran valore. Nell'entrare e nel l'uscire di cappella i due Monarchi scambiaronsi parole di cortesia e di riverenza.
Si ebbe notizia in Bologna dell' arrivo a Ferrara della Serenissima Beatrice Duchessa di Savoia, la quale era presta a venire nella città nostra per visitare l'Imperatore suo cognato: e questi fu sollecito di porgerne avviso al Santo Padre per avere così occasione di rinnovare i discorsi più volte introdotti a favore del Duca Alfonso da Este. E stando Sua Maestà nel vivissimo desiderio che venissero a
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