Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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Sì parlava intanto da qualche giorno della partenza prossima dello Imperatore ; essendo definite ormai tutte le faccende politiche, per le quali era egli venuto e si era trattenuto in Bologna; ma varie circostanze fecero risolver esso Imperatore a sollecitarla. Informato egli come non solamente gli Spagnuoli, ma anco i Tedeschi, i Borgogni ed altri suoi soldati, non italiani, venivano notte tempo uccisi per le strade della città, senza sapersi quali ne fossero gli uccisori, anziché farne lagnanza alcuna col Pontefice o rimprovero a* Magistrati sopravveglianti al buon ordine, determinossi invece di subito andarsene i e la mattina dei ventitré Marzo fece a suon di tromba pubblicare la fissata sua partenza. Mentre per questa si facevano i preparativi occorrenti, era un generale movimento in tutte le case e nelle vie della città, dovendo quei Principi, Signori e Baroni fare le visite di congedo colle cerimonie, che neir umana società sono convenienti ed aggra-devoli, ma che forse abbondano , non senza noia, tra le persone di alto grado in somiglianti circostanze. L1 Imperatore di buon mattino andò ad ac-.commiatarsi da Papa Clemente ; e le dimostrazioni di animo riverente ed affezionato tra essi si rinnovarono. Dicesi che nel breve intervallo di tempo assegnato al partire, cioè dal dopo pranzo del giorno antecedente alle ore prime dèlia mattina in che accadde quella partenza, Carlo sino a sette volte visitasse Clemente, e da questo tre visite si rendessero a quello. E perchè ambidue stavano vicini ed alloggiati nello stesso palagio, pareva che non potessero l'uno dall'altro allontanarsi. —Fu anche a loro (a presentare gli atti di ossequio e riverenza) il Duca Alfonso da Este, che qualche ora avanti si partiva da Bologna, per esser pronto a degnamente ricevere l'Imperatore in Modena. Nella mattina suddetta la piazza maggiore videsi ripiena di Principi e di Baroni armati ed a cavallo, con molti ufficiali alla testa delle genti d'ogni arma e nazione ed in parata , sia a precedere, sia a seguire l'andata del Sovrano Augusto.
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