Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIandavasi compiendo i) destino futuro dell' Italia.—. Carlo Vili, l'invase per lo primo, e ne aperse le porte a tutti gli oltramontani. Da quel tempo, per trentasei anni continui , Tedeschi , Francesi , Svizzeri , Spagnuoli e Turchi 1' ebbero devastata , e le fecero assaggiare calamità inaudite, calamità tanto più acerbe in quanto che il popolo che soffrivate era più avanzato nella civiltà , e più barbari eran coloro che le venivano recando. L'invasione francese avea avuto per ultimo TÌsultamento che ai maggiori nemici della Francia veniva in roano la dominazione di questo paese così dovizioso, così in-dustre, la cui possessione era così agognata da tutti. La gente d'Austria non avrebbe giammai compiuto il conquisto d'Italia, se. Carlo Vili., Luigi XII. e Francesco I. non avessero pei primi sterminati gli ordini militari e distrutte le ricchezze della Penisola; s'eglino stessi condotti non avessero gli Spagnuoli nel Reame di Napoli, i Tedeschi nel Veneziano, non considerando che gli uni e gli altri sarebbero per obbedire ben presto a Carlo V. —Importava alla Francia che l'Italia fosse indipendente; ma la politica avida ed improvvida che trassela a cercar sudditi laddove non dovea procacciarsi che alleati, fu per lei perenne fonte di calamità, e fu per l'Italia una suprema ed infinita sciagura, che vedremo a mano a mano dilatarsi nel lento volgere de'secoli.
ANNO DI CRISTO 1331.
Incomincia per avventura da quest'anno un lunghissimo periodo di tristezza per l'Italia, oppressa dai conquistatori, corrotta e fiaccata dai proprii padroni , che poi le rinfacciarono i vizi onde 1' ebbero guasta, accusandola di viltà se piegava il còllo, e di ribellione ove studiasse le difese.— Durante questo lungo periodo gì' Italiani sospirarono indarno di
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