Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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dalla partenza da Bologna. —Fra gli altri fatti (prosegue il libro del Reggimento) che indussero il Papa a rimuoverlo da Bologna, fu questo che un Antonio Consorti nobile felsineo, avendo fatto uccidere un Guido suo fratel bastardo, venne preso e chiuso in carcere. La madre del reo, scongiurò al Vicelegato , offerse doni, pregò per la grazia ; indarno ! Supplicò al Papa, e l'ottenne: ma quando le lettere del benigno Pontefice pervennero fra noi, Antonio era già giustiziato per decreto del reggitore di Bologna, dell' inflessibile Dalla Barba.
Mentre queste cose di lieve momento accadevano fra noi, Alessandro de'Medici, giovine di vent'anni e d'incerta origine, preferito al cugino Ippolito, ritornava in patria (5 Luglio) con una scritta dell' Imperatore, che dava a Firenze una costituzione pressoché monarchica. Ma costui non si contenne entro i limiti a lui prescritti , gravò i fiorentini colla sorna della più atroce tirannide; per crudeltà e per dissolutezze divenne segno all'odio di tutti; uccise di veleno il Cardinale Ippolito , che difendeva i cittadini contro di lui ; si mostrò scellerato oltre ogni dire e trovò poi, dopo sci anni , il dissoluto e feroce Lorenzetto suo congiunto , che di ferro lo spense.
ANNO DI GIUSTO IÌS32.
Nel principio di quest' anno Papa Clemente VII. rivocò alcune grazie che con suo Breve ebbe già concedute a diversi gentiluomini bolognesi Papa Leon X. quando del i5i5 si trovò in Bologna a parlamento con Francesco I. di Francia, dando loro titolo di Conti, ed assegnando ai medesimi ( con danno del Comune) alcuni luoghi della Provincia bolognese con titolo di particolare Contea. £ narra il Vizani come Lattanzio Felicini era stato fatto
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