Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOL O G NESI
45'SQuesto è segnale che le pompe presenti parve la cèdessero alle passate; ohè così sempre avviene di tutte le cose: fatte dapprima sono stupende; rinnovèllate
sembrar» minori , o perchè 1' animo ne Bia sazio , o perchè non giudichi somme le ultime , compreso ancora della meraviglia che sperimentò per le prime, le quali tanto più gli parver grandi in quanto che furono inusitate per lui, e straordinarie per sè medesime.
Che trattassero precisamente il Papa e 1* Imperatore a questa seconda volta che-insieme si abboccarono in Bologna, non è ben manifesto: si sa però che il dì del Natale fu da loro solennizzato con grande pompa; e così la festa, che chiuse coli'anno le bolognesi vicende.— Mutamenti di reggitori non avvennero nel i53a. Ebbe titolo di Legato nostro, come prima, il Cardinale Innocenzo Cibo, e ne sostenne le veci personalmente il dotto Guicciardini, di cui parecchie volte abbiamo fatto menzione.
ANNO 1)1 CRISTO il>33.
Neil'entrar dell'anno il Pontefice Clemente Vii:, che proseguiva a; tenere stanza in Bologna, ricevette un ambasciatore di David Re degli Abissinii e di Etiopia, il quale comunemente veniva chiamato (1 Prete Gianni. L' Ambasciatore apportò notizie ma-ravigliose intorno a que' paesi meridionali poco e inesattamente conosciuti adesso, e molto meno a que'giorni: oltre di che s'inchinò in nome del suo signore al romano Pontefice , dichiarandolo e riconoscendolo Vicario di Cristo. Della qual protestazione volendo offerirgli prove di fatto, mandò egli a Papa Medici una croce d'oro in regalo; la quale, benché non fosse di gran pregio in valore assoluto, era però degna di stima pel nuovo e mirabile artifizio ond' era lavorata. E questo dono fu accettato
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