Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      avendo considerato che quando Bologna fosse rimasta senza governatore in tempo di Sede vacante , potevano avvenire molti disordini, lo pregarono che non abbandonasse la cura del reggimento, offerendogli ogni possibile aiuto, ed il favor loro in tutte le cose, e principalmente con tra coloro i quali presumessero di voler turbare la pace e la tranquillità de' cittadini. Il perchè seguitò egli nel governo, provvedendo a tutte le occorrenze come potè il meglio. Ma molti gentiluomini mal soddisfatti di lui, ne facevano poca stima; e fra gli altri Galeazzo Castelli e Geronimo Pepoli, i quali nei tempi andati •del governo di lui, eransi tenuti fuor di Bologna, sapendo com' esso poco gli amava ; e i quali ora , avendo inteso come fosse sede vacante, e come perciò al governatore mancasse il sostegno massimo in Papa Clemente, deliberarono di ritornare alle case loro, mostrando adesso di tener poco conto del fatto suo. E perciò amendue insieme , accompagnati da molti amici armati, frpi quali erano alcuni banditi , di mezzo giorno entrarono in Bologna, dove furono con liete accoglienze ricevuti e visitati dai loro amici: la qual cosa dispiacque assai al Guicciardini , parendo a lui che ciò si facesse in suo dispregio. E mentre ch'egli stava con desiderio di farne alcun risentimento, se gli presentò appunto propizia occasione, come voleva : imperciocché occorse che una notte due banditi di pena capitale fossero trovati per la città dagli sbirri, e menati alle carceri. Ed intendendo il Guicciardini com'essi erano amici de'Pepoli, subitamente, senza cercare alcuna cosa, comandò che fossero fatti morire. Per la qual cosa avendone preso grave sdegno il conte Geronimo Pepoli, accompagnato esso da molti amici uscì di casa per andare al Guicciardini, e risentirsi con lui dell'offesa che reputava di aver ricevuta : ed arrivato appunto in capo alla via delle Clava-ture per metter piede sulla maggior piazza, trovò alcuni senatori, che, fatti avvertiti della cosa, si fecero incontro a lui, esortandolo in nome de'Quaranta


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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