Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
553
ANNO DI CRISTO 1888»
Trovandosi il Papa sciolto dai pensieri di guerra (sono parole del Vizani) che fino a quel tempo l'ave-Vano tenuto ingombrato j ed essendo egli (sebbene avesse buona mente) di sua natura austero molto, tenne in soggezione non solamente Bologna e Roma, ma tutto lo Stato Ecclesiastico, per le continue sue riforme ora dei religiosi, ora de* laici, or contra una sorta di persone, or contra un'altra: mentre d'altra parte il Cardinale Caraffa ed i fratelli suoi con imperiose maniere tenevano in pena tutti que' popoli che da loro dipendevano, volendo governare quasi assolutamente tutte le cose a modo proprio, e avendo ordinato che niuno, senza saputa loro fosse ammesso a parlare col Papa, e proibito a tutti di poter trattare con lui, e dargli polizza o memoriale se prima dal suddetto Cardinal Caraffa non fosse stato letto.
E delle cose parziali di Bologna questa sola è notevole, che in città venne ucciso d'un'archibugiata Giulio Cesare Marescalchi, e ne fu imputato un tal Martino de' Veli, che perciò si partì di Bologna. Ed ecco Tommaso Vicelegato, bandirlo tosto della testa, senza citarlo o fare alcun atto di ragione, e porgli taglia di parecchi scudi: onde alcuni parenti del morto, trovato il Veli poco lontano di Bologna, lo uccisero senza che potesse dir parola, e ne portarono la testa alla città, dove, sotto 1' aringhi era in piazza stette esposta un intero giorno, con una scritta che spiegava il fatto. E sebbene a Roma fosse mandata querela per quest' arbitrio di Tommaso , pure non fu tenuta in nissun conto, poiché non era dato ascolto a chi si querelasse contro il Caraffa e cóntro gli austeri suoi ministri.
| |
Papa Vizani Bologna Roma Stato Ecclesiastico Cardinale Caraffa Papa Cardinal Caraffa Bologna Giulio Cesare Marescalchi Martino Veli Bologna Tommaso Vicelegato Veli Bologna Roma Tommaso Caraffa
|