Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 553
• 11 Pipa intanto, avendo nel principio del ano pontificato fatto Cardinale (3i Gennaio) il giovine Carlo Borromeo milanese, suo nipote ex sorore} gli diede fra pochi mesi la Legazione di Bologna (16 Aprile)* Esso però non oi venne sabito, ma spedì a Governatore in suo nome quel Pier Donato Cesi Vesoovo di Narni, eh' era stato a Bologna 1' anno diansi » Commissario pel sindacato contro de' Caraffa, già reggitori della cosa pubblica. Ma prima ch'egli entrasse al governo accadde che, avendo voluto il Bargello far prigione uno scolaro, si appiccò fra la scolaresca ed i birri una zuffa aspra, nella quale, oltreché ne restarono feriti molti dell'una parte e dell' altra, venne morto d'archibugiata Ottavio Castelli napolitano ; onde concorsero al romore tutti gli altri scolari : ma perchè i birri si furono ritirati in tempo nella stanza della loro guardia; così dall'impeto si ripararono, e furon salvi. Gli scolari intanto facevano istanza perchè g^i sbirri fossero ca* stigati ; ma perchè il Vescovo Melchior! governatore non si risolveva a compiacerli, essi, tutti uniti e -provveduti di molte armi in asta e di archibugi, si ritiraron nei Convento dei Frati di san Domenico, dal quale uscendo in ordinanza, furono ad onorare il funerale dello scolaro morto ; e ritornati di bel nuovo a san Domenico, fecero proponimento di partirsi tutti insieme da Bologna colle bandiere spiegate, le quali avevano levate dal sepolcro d'un capitano, e d'andarsene guidati da Don Federigo Gonzaga fratello di Guglielmo Duca di Mantova e poi ancora di Monferrato, il quale allora trovavasi agli studii in Bologna, ed era capo e guida degli altri.
Ma fra tanto s'interposero molti gentiluomini bolognesi a pregare il governatore che si contentasse di dare alcuna soddisfazione agli scolari, e persuaderli che si contentassero di poco. E fu oon-chiuso ( vedi arbitrio de' tempi , e privilegio dello Studio nostro ! ) che in termine d'un'ora fosse appeso per la gola uno sbirro. E qui pure nuovo arbitrio ; anzi nuova ingiustizia : colui che uccise. Annal. Boi. T. VI. 68
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