Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 553
ANNO DI CRISTO 1861»
Poche coso avremo a dire in qnest'anno, se non Vogliasi notare che il Legato Borromeo, avendo veduto come Bologna difettasse di begli edilìzi nel suo centro , pensava a fare adorna di regolare facciata la fabbrica detta il Portico de* Banchi, e pensava a ricostruire dalle fondamenta il famoso Archiginnasio nella piazza del Pavaglione; nonché a provvedere di due pubbliche fonti la città medesima: ma queste opere si ritardarono di due anni, imperversando nel presente una squallida carestia, per cui venne obbligato il Vescovo di Narni, rappresentante di lui a provvedere invece alle necessità de'poverelli, con quella carità che il Borromeo gì'ispirava e che il cuor suo tanto degnamente sentiva, rer la
2naie carità furono i poveri provveduti di pane e i minestre, acciocché di fame non perissero, o non avessero a darsi a male arti per procacciarsene.
I ricchi però, cui mai non incoglie carestia, pro-seguiron nel lor talento di sollazzarsi con feste di giostre e di torneamenti, e ciò specialmente facevan quelli della Compagnia od Accademia della Viola, che radunavasi lungi dal commercio delle genti ne-
fli orti e nel palazzo di Besso Ferrerio Marchese di lasserano, discendente da quel Legato che istituì il Collegio di questo nome dov'ora è l'Orto Botanico, e dove ora di sì bella scienza si danno lezioni teorico-pratiche dagl' insigni Bertoloni.
| |
Vogliasi Legato Borromeo Bologna Portico Banchi Archiginnasio Pavaglione Vescovo Narni Borromeo Compagnia Accademia Viola Besso Ferrerio Marchese Legato Collegio Orto Botanico Bertoloni
|