Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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ANNO DI CRISTO 1067.
Fu in quest' anno, al dire del Faleoni, che cominciò T uso di voto di portare al còllo medaglie eacre : ed ecco 1' origine d' una tale consuetudine. . In Fiandra alcuni eretici, sprezzato» della divina censura e del loro Principe , congiurarono tra essi un'unione, singolarizzata con un segno visibile, il quale consisteva in una medaglia di piombo, che portavano per un cordoncino appesa al còllo. Da una parte vi era i' immagine del Re, con due mani intrecciate insieme, e coli' iscrizione : In omnibus Regi fidelis: dall'altra parte era un mendico con una canna in mano e la bisaccia al fianco, e la leggenda: Usque ad bisacciae portationem. I Cattolici , per pubblicarsi disuniti da que' figliuoli di perdizione , cominciarono ner 1' opposito a portare al còllo delle'medaglie nelle quali stavano scolpite le immagini del Salvatore, di Maria o d'alcun Santo , secondo loro divozione. A tale consuetudine plaudendo Margherita- d'Austria, Duchessa di Parma , allora governatrice in questo paese, scrisse a Pio Papa V., acciocché con quel potere che deriva dalla divinità, acconsentisse che i fedeli quelle portassero a loro difesa spirituale e a protezione della vera religione che professavano.
Da quel tempo i successori di Pio V. rinnovella-rono con pietosa liberalità il dispensare le medaglie con benedizioni, accompagnate da indulgenza in prò de' vivi ed in suffragio de' morti. Delle quali medaglie sacre scarso nou fu co'bolognesi il Vescovo Pa-leotti, che moltissime ne dispensò al di voto popolo.
In quest' anno il Governatore Doria, di consentimento del Senato, fece fabbricare in capo alla strada di sant' Isaia la Porta della città, la quale ha il doppio nome, e dalla strada e dal Pontefice Pio V., Annal. Boi. T. VI. 71
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