Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
575
ANNO DI CRISTO 1878.
Vedendo il Governatore Castagna come i nobili ed i parenti del Pontefice avevano levato troppo alto il capo, per essere concittadini di Ini, che fu Soverchiamente dolce e benigno, e scorgendo impossibile il poter domare la caparbietà a cui salivano i principali bolognesi, dimandò al Papa di venir tolto dalla reggenza di Bologna; ed il Pontefice 1' esaudì, mandando in sua vece al piccol Reno Francesco Sangiorgi da Biandrata Casal usco Proto* notario, il quale trovò grandemente sottosopra tutte le cose, per le insolenze di que'moltissimi che di notte e di giorno camminavano armati in grandi squadre, alle quali non poteva metter freno il Bargello con tutti i sergenti suoi: onde parve al Governatore che fosse buona cosa il montar talora egli stésso a cavallo colla guardia svizzera ed i cavai leggieri, tutti armati di archibusi a ruota per provvedere agli scandali che imperversavano in Bologna.
Ma quelli che avevano maggiore autorità frai cittadini, invece di cospirare col Governatore a mantener la pace, favoreggiavano le discordie, e fomentavano uno spirito di fazione, così in Bologna come nel contado, sicché avvennero dappertutto in quest'anno ammazzamenti, arsioni di case, stupri, saccheggiameli ti , e mille altre nefandezze, che si dilatarono oltre i confini della Provincia nostra.
Pure, fra tanti travagli non si astennero i gentiluomini bolognesi ( sollecitati anche a ciò dal governatore Sangiorgi, che assai si compiaceva di festeggiamenti) di fare un nobilissimo Torneo nella piazza delle Scuole, la notte dopo la Domenica di carnevale; del quale, se bene non è materia da istoria, nondimeno perchè fu cosa bella e graziosa, non sarà forse fuori di proposito il dare conto, per dichiarare
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