Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIvestita in abito assai lascivo. A questa il cavalier Corimbo, smontato da cavallo,sopraggiunse, e come era stato istrutto da Merlino e dalla Maga, nascondendosi più che poteva, se n'andò verso la fonte, a trovava la Fata, che intenta a mirarsi nell' acque, cantando dolcemente tesseva la ghirlanda per coronar 1' amante, che stava dentro a quell' acque incantate: e avendo il Cavaliero preso il tempo, le diede all'improviso di mano nelle chiome, tenendola presa fin tanto che avendo gli alberi d'intorno e la fontana istessa in cambio di acqua sparso molto fuoco per ispaventarla, ella gli promise con giuramento , di far quanto egli voleva ; e poco stante scoppiando due alberi n' uscirono dall' uno Arpalice, e dall'altro Zenobia armate, e vagamente adorne: e poco dipoi comparvero i loro destrieri condotti da due valletti, i quali essi ancora erano stati fino a qnell' ora trasformati sotto la pelle di due cani levrieri: e la Fata, come che di grand'ira ardesse, infiammò il giardino, la fontana e la montagna tutta, con trombe di fuoco, girandole, lampi e razzi, che accompagnati da orribil tuono artificiosamente, ascendevano in aria, e poi tornando a basso facevano mostra d'una pioggia di fuoco: e finalmente il monte risserratosi, partì camminando da sè stesso fuori dello steccato ; restando in campo colla sola Maga il Cavaliero e le guerriere, che fattosi tra loro grate accoglienze salirono sopra i destrieri, e furono dalla Maga condotti sotto il castello d'Argio; dal quale, dopo il segno dato dalla statua, discese a cavallo con la scorta di due damigelle vestite di bianco il Cavaliero Scita, che con zagaglia e stocco nel primo incontro s' oppose al cavalier Corimbo, il quale era Cornelio Marsilio; e poi ad Arpalice e Zenobia, una delle quali fu Cari Antonio Malvezzi e Andrea Bovio 1' altra : e furono ad uno ad uno spartiti gli abbattimenti con segno di nuove musiche e nuovi fuochi fatti dal castello, nel quale entrarono tutti i cavalieri accompagnati dal Man tenitore. Finito questo comparvero tre venturieri


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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