Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALISi partì frattanto dalla reggenza di Bologna Monsignor Valenti, e venne conferito il titolo di Legato nostro al Cardinale Pier Donato Cesi (conosciuto assai da*cittadini di Bologna), il quale di notte entrò in città all'insaputa di tutti, perchè il contado non era sicuro; e pensò tostamente a provvedere ai disordini di que'giorni, giovandosi per ciò moltissimo del sno Vicelegato Herulo Helleri, od Herosulio Heruli (che così diversamente troviamo scritto) Vescovo di Narni, e nipote proprio. — E non così tosto il Cardinal Cesi e Monsignor Vicelegato fnrono in possessione del governo, che, avendo con rigorosi statuti, e con leggi e bandi costituite gravissime pene ai trasgressori, fiaccò d'alquanto le corna all'orgoglio di que'caparbi ch'erano infesti a tutto lo stato felsineo; vuoi perchè divisi d'animo in fazioni; vuoi perchè sostenuti e difesi da tali signori, cui gli andati reggitori di Bologna o non volevano o non potevano punire; vuoi finalmente perchè si piacevano della vita vagabonda dell'indisciplinato, e da ogni freno di leggi abborrivano recalcitranti.
      E mentre che il Legato era intento a castigare con forza d'armi e con gravi multe i delinquenti, avvenne cosa che gli cagionò molto travaglio: perciocché (riferisco le parole del Vizani) un certo Vincenzo da Rofeno soldato della guardia de' cavai leggieri , ed nn Giambattista sonatore di trombone , detto de' Pucci , amendne di viziosi costumi e di rotta vita, mentre cercavano di procurare alcun impaccio ad uno ch'essi avevano in odio, chiamato Giammaria Monaldini calabrese, cancelliere del Legato, andarono in tempo di notte nella Cancelleria, dove aperto uno scrigno, rubarono il sigillo del Legato con alcuni libri, e temerariamente via portandoli, attaccarono il sigillo alle forche dove sì appiccavano i ladri re non contenti di ciò, cercando di levare ogni memoria d'una querela fatta contro -un amico loro, andarono al Torrone, dove si conservavano i processi e le querele delle cause criminali , e trattine dalle casse quattordici libri, n'attutarono


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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