Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      quel grazioso luogo; dove postisi a sedere con segni di rustica contentezza merendarono ,e poi tutti di compagnia cominciarono a danzare , e carolare in cosi nuova e strana foggia, accompagnando sempre il suono con gagliardi e inusitati salti, e gesti di maniera strani e ridicolosl, che facevano smascellare dalle risa tutti I circostanti, che da tale spettacolo gran pezzo furono trattenuti.
      In tanto da un' al fra parte della piazza, essendosi prima udito di lontano un gran rumore che tuttavia più s'approssimava, di rauchi corni, abbaienti cani e strepitosa strida ; comparvero dodici cacciatori, che con spuntoni, spiedi, corni, reti e cani, avendo girata tutta la piazza « cacciati fra le turbe e trovata con gran fatica la via, montarono sopra il palco : e mentre giravano per lo sentiero intorno/si accorsero che su quattro fronzute querule piantate sugli angoli del palco, stavano posati e legati con sottilisnimi fili assai colombi , i quali tosto da loro clie montarono su le quercie, furono gittati a basso; e perchè avendo spuntate l'ali potevano volare poco in alto, cadevano agevolmente in mano de'circostanti, che facendone molta festa, con risa © lieti gridi, e talora urtandosi e perco-tendosi stranamente con le pugna, se gli strappavano l'un l'altro di mano, e gli sbranavano in pezzi assai minuti. E mentre che ciò si faceva, i villani e le pastorelle lasciando i loro balli e giuochi corsero al rumore, e trovati i cacciatori gì' invitarono allegramente a bere ; e poi tutti insieme uniti, e d'accordo si disposero alla caccia; perchè in* tanto ì oani avevano scoperto in quelle macchie alcuni lepri e conigli, che poi in gran copia, per cl> sotto il tavolato , furono mandati fuori de' cespugli , e delle fratte con alcune volpi, e altri animali, ché tutti furono presi da'cani e dai cacciatori, che gli scagliarono fuori la maggior parte nella piazza in mano del popolo; com'anche vi furono tratti infiniti polli, galline, capponi, starne, francolini, fagiani, pavoni, anitre , oche , anghironi, erocali, smergi,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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