Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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esercitata, come al mondo ha mostrato saggio più. chiaro, che bisogno non fa, che qui se ne. scriva. A mano manca dell' arco era la statua della Grati-tudine con un cane che lusingava, e col suo motto sotto i piedi : si humquam beferet, habebit ixnfir , cioè, ohe se questa città non potrà mai de' ricevuti favori al suo Signore render altro cambio, ne gif saprà almeno eternamente grado. Vedevasi a mano destra Ja Sincerità co' gigli in manoe Col cuore scoperto, il motto era: sjne fuco; che viene a dire, che quanto questa città mostrava, e ora, e sempre in ossequìi e onori verso il Sommo Pontefice, non aveva punto del simulato nè del finto. Sopra ramo era la seguente inscrizione :
CLEMENTI Vili.' ^ONT. MAX.
CU) NON SATI8 FU1T ASSENTI IN HANC CIV1TATEM 1NSION1A PATERNA! CAB ITATI S OFFICIA CONTULliiE NI SI XANDEM pr&K8ENTIAB SUA* OPTATI SS. MAIE8TATE COLLUSTRABET S. P. Q. B. PI STATI S ERGO D.
Sotto all'Arco a mano diritta era la statua della Memoria coi libri a' piedi, e col motto : numquam animo kxcidbnt, cioè che le tante grazie alla città fatte da Sua Beatitudine, non potrebbe essa dimenticar mai, ma ne terrebbe perpetua memoria. All' incontro era la Perseverane con un globo edeste in mano, e oon queste -parole: usqije in finem xadem, dinotando che per ninna vicissitudine umana que-> sta città muterebbe animo e alletto verso il padrone , ma si manterrebbe la medesima sino alla morte; siccome il cielo girerà sempre sino alla consumazione del secolo. Nel rovescio dell' arco erano sopra la' vòlta d'esso dne brevi inscrizioni, una latina e una greca. La latina avvertiva altrui, che Nostro Signore non guarderebbe tanto alla qualità delle dimostra-' zioni, che verso di lui faceva questa città, sapendo,
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