Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIlegge in questa Sapienza famosissima. E perchè i simili nelle tendenze presto si stringono in amicizia, avvenne che tali due giovani applicassero insieme alla letteratura; e lasciando Bartolo ed Irne-rio, passassero insieme in pian di Mugello, in una villa del Casa, e quivi si dessero di buon proposito al migliore studio degli eloquenti italiani, degli eloquentissimi latini. Così racconta Antonio Gigante, che fu poi segretario del Beccadelli, il quale aggiunse che i genitori dei due garzoni studiosissimi non vollero punto contrastare alla loro onesta vocazione. Ed ecco in Padova gl'illustri amici, a studiar lettere greche : in Padova, dove strinsero amicizia col Bembo, con Trifon Gabriele e con Bene*-detto Lampridio. —Morto frattanto il buon genitore di Lodovico Beccadelli, questi ritornò a Bologna, dove si trovava quando Clemente VII. venne ad incoronarvi Carlo V. Imperatore. E fu allora che partendo per Padova Cosimo Geri pistoiese, creato Vescovo di Fano, ebbe seco il Beccadelli, che colà mettesselo in amore e protezione de' migliori dotti che vi erano. Lazzaro Bonamici, Nicolò Leonico ed altri sapienti si aggiunsero colà agli accennati amici del Beccadelli, che, fatto erudito pur anche nella lingua greca , ritornò da Padova col prelato Geri, e fu con lui tutta la state a Pradalbino, in quella villa che vi posseggono tuttora i nobilissimi discendenti di lui. Colà volgendo forse il i53i, passavano le calde ore in genialissimi studii di triplice letteratura il Beccadelli e l'eletto di Fano. Quest' esercizio durò ben tre anni nel tempo delle vacanze; quando d'improvviso ( per la fama della dottrina e della nobiltà di Lodovico) nel i534, il famoso Cardinale Gasparo Contarini di Venezia, assunto alla sacra porpora da Paolo III. di onoranda memoria, volle in sua corte, a compir la corona dei veri dotti, il bolognese Beccadelli, che indarno si scusò per non recarsi sotto il vessillo di san Marco, invano studiò ragioni per venire assolto dalla soggezione, cui era chiamato da esso Gasparo Contarini,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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