Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
annaliGirolamoy di Aiace di Francesco; il qual Girolamo, fin da' prim' anni della vita rifulse per isplendoro d'ingegno, e fra'suoi piccoli coetanei fu tenuto in onore. Cresciuto poscia degli anni e dell'intelletto, applicossi alle Leggi sotto la disciplina del celebrato Ippolito Marsili, e di quel grande e famoso ch'era Lodovico Gozzadini. Fu poi uditore dell'esimio Annibale Canonici: ed alla scuola d'ognuno di loro venne in alta riputazione, e ben mostrò fin dall'aurora qual dovess' essere il meriggio di sì bella giornata^
Dell'anno i5&7, il ai di Novembre prese laurea dottorale nella Chiesa di san Pietro; nella quel circostanza il cavalier Casio, come seppe meglio, dettò questo Sonetto : \Nel ventisette mille cinquecento, Nel dì che nell' infanzia Maria madre Fu al tempio offerta, Aiace almo tuo padre Te al Duomo addusse all' ultimo cimento.
In verde etade ogni forte argomento Sempre solvesti alle più dotte squadre Con parlar grato e maniere leggiadre, Che quale a un' armonia stavasi intento.
Geronimo, per cui or tieni il nome, Fu di più lingue e scienze dotato, Di grazie e leggi tu, patria e cognome :
Se sue virtudi in ciel fatto han beato, Oggi le mani tue, e le tue chiome ì' hanno di gioie, e di corone ornato.
Entrò quindi al Collegio di Gius Canonico e Civile, ed a quello dei Giudici ed Avvocati: e poco appresso cominciò a leggere nel Pubblico Studio con grande applauso e concorso. Del i53o trovandosi fra
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