Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESImoglie Giovanna Lodovisi nel i4?i: e due anni dopo con lei recossi a Ferrara, professore di Civile, mentre vi staVan pnre alle cattedre ed Alberto de* Belli da Perugia, e Giovanni Sadoleto da Modena, è Domenico di Lassa, ed Antonio Aleuti. Fu più tardi a Roma, cioè al tempo d'Innocenzo Vili., e colà decise varie cause; e glossò nel tempo stesso il còsi detto Diploma Teodosiano sulla bolognese Università ; onde poi riportò in premio un annuo stipendio di mille lire. Fu ancora fatto il Bolognini Avvocato Concistoriale di Roma ; e benché in Bologna risiedesse alla cattedra , pure lo stesso Papa Innocenzo VII. gli concedette gli onori e i privilegi ohe godono quegli Avvocati, i quali in Roma risiedono. Inoltre, Alessandro VI. spiegò intenzione di eleggerlo Senatore di Roma; Carlo Vili, di Francia ló dichiarò sno Consigliere ; ed altrettanto fece l'antagonista del Re francése in Italia, lo sconsigliato Lodovico Sforza di Milano. Finalmente Papa Giulio II. venendo ripetute volte al picciol Reno, degnò di tanta amorevolezza il suo lontano parente Lodovico Bolognini, che visitò in Bologna il palazzo suo, ed alla Doccia fuor di Porta Mascarella, ed al Far-noto fuor di Porta Maggiore, fu alle ville di lui, dove stette a colf vi ti degni d'un Prìncipe siffatto, e del ricchissimo signore che 1' ospitava ne' proprii beni. Ed alla Dozza, e nel Palazzo di città da santo Stefano, si serbò memoria di tale benevolenza di Giulio verso il felsineo Giureconsulto rispettabile.—' Lo stesso Giulio nel i5o6 gli spedì il Breve di Senatore di Bologna ; ond' esso poi nel seguente anno rivestì la carica suprema di Gonfaloniere di Giusti-aia.— Intanto i Bentivoglio cacciati di Bologna, come ognuno sa, tentavan di ricuperarla; e il Papa stava in sospetto non vi riuscissero, e pensò cercar sostegno dal Re di Francia per isbandirli pienamente.: Al qual fine fu spedito in Francia al Re Lodovico ( anche per desiderio del Senato bolognese ) il nostro Bolognini lodatissimo, il quale adempì la commissione propria ; indi a Roma si recò per render Annoi. Boi. T. VII. aa
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