Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIDi famiglia nobile e senatoria, nacque da un Antonio il leggiate Alessandro Poltroni, che laureatosi in gemino Diritto nel Giugno del 1491, fu quindi v aggregato al Collegio dei Giudici, e nel Canonico e nel Civile. Fu inoltre Lettor pubblico, Giudice del Foro dei Mercanti, e più volte stette in dignità degli Anziani, sempre come Dottore. Ma non visse che trentotto anni, essendo morto il a3 di Settembre del i5o5. Furono celebri le esequie a questo nobile Giureconsulto, poiché ne accompagnarono il cadavere alla Chiesa di san Martino Maggiore o del-l'Aposa, i Preti, i Frati, le Confraternite tutte della città con cerei accesi ; e ciò che torna più singolare e notabile, gli alunni del Real Collegio di Spagna ne portarono la bara, forse perchè il maggior numero di essi ne furono scolari. — Il Fontana, l'Alidosi, il Macchiavelli, il Conte Sacco, Pier Francesco Negri e l'Orlandi, tutti parlano con lode di Alessandro Paltroni. Il Casio, alla sua solita maniera, gli fece il seguente epitafio :
Giovane d* anni e vecchio di vittorie Morì Alessandro Magno, e a sinul sorte Fu il Poltrone Alessandro : oh dira morte ! Carco di leggi, di consigli e glorie.
Al suo sepolcro in san Martino fu poi eretta questa epigrafe laudatoria:
D. O. M.
sictsr viator he antonii paltroni bqditi8 clariss.
tiriq. integerrimi ac fimi alex andai uteittsq. jdrlg consulti88. felix memoria pereat.
anton ics junior, ac nicolaus et v1ncentivs fimi fratresq. gratissim1 locum sacrum sarcopuagumq. posuere abi in rem tuam. anno salut1s mdvi.
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