Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIun Marco Mantova, un Agostino Berò ed un Alberto Bruni, che valgono a render fede del valore d'ogni più grande maestro. — Dpli5a7 partì da Bologna nella stagione delle vacanze: onde il Senato minacciò di levargli lo stipendio; ed egli subito si ritornò al piociol Reno, dove rimase per sempre, e dove morì dopo tre anni, cioè nel i53o--1 pingui stipendi ottenuti e i molti Consulti che da lui si vollero, stabilirono la sua fortuna straordinaria, e diedero origine alla nobiltà e ricchezza de'suoi discendenti , i quali gli vennero dalla prima delle due mogli, che fu la ricca Caterina Pincara ferrarese , mentre 1' altra fu Clemenza Perondelli della stessa città che non gli partorì nessun figlio. Uno de' figliuoli , per nome Antonio, sopravvisse al padre di soli nove anni, come fece aperto l'epigrafe modestissima sopra il comune sepolcro in san Giovanni in Monte, la quale non porta che queste poche parole:
CAROLU8 HUlKrUS MDXXX. ANTONIUS FI LI US UDXXXIX.
Altri figliuoli vissero più a lungo, e propagarono il decoro e le ricchezze della famiglia Ruini , dando persino il loro cognome ad una strada che in Bologna esiste pur oggi, e fabbricando quel palazzo Ruini, passò poi ai nobilissimi Ranuz-zi, e che ora ò proprietà della principesca famiglia Bacioochi. — La seconda moglie di Carlo Ruini seniore piorì del i536, e fu seppellita nella Chiesa suburbana di santa Maria Annunziata, come recò l'iscrizione seguente sulla tomba di lei :.
H1C JÀCET IN TUMULO CLEMENTI A DE PERUNDELLIS FERRARIENBIS QUA E £XJHQ CAROLO BU1WO FU1T UXOR OCCÙtfUl* A N. ACENS XLVIf, jDIE^ X. Fftyl. MDXXX VI.
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