Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      tpnne, ragione nel Foro. — Il valor» poi e l'integrità luì »; gU valsero un posta fraj venti citta-, diqi, del, i5o6 furono destinati al governo, di Jfrlpgnai, .iovtfce de'Riformatori della pubblica li-» Wtù , fino alla venuta di Papa.Giulio II.— Insegnò dalla cattedra pei quindioi anni che scorsero dal i4q$ al i5io.,Non è ben certo che leggesse dal-, l'-.u, al i3 ; ma. per certo ifc quest'ultimo lasciò lo Studio.di Bologna, e fu a quello di JPadova, dove «(i, oondu»se co)lo stipendio annuale di, quattrocen-tocwquanta fiorini..Dal j5a6 al 39 ritornò da ultimo a Bologna: nel quale anno mancò di vita il a? di Settembre, e fu portato cadavere con accompagnamento del Clero , dei Collegi,,di gran numero di: Dottori., e di tutta 1'Università; degli scolari. Il.Feociglati, l'Alidosi, il Gesoero, il Negri, Inarco Mantova Benavideo, e l'Orlandi fecero le lodi del Salvioli, che fu uomo saggio, modesto, umftoo,,onorandissima, il quale lasoiò non poche opero di grati merito, oh'esso Mantova ed il Fontana oon «omnia perizia illustrarono, mostrando come sapessero ben discernete l'eocelso merito d' un uopo, onde pochi furon più grandi, e pochi eguali per certo. , Altro leggista fu Pier Maria de' Sangiorgi, addottorato nel i537, ed aggregato poscia, al Collegio dei Giudici, indi a quello del Gius Canonico e del Civile. Egli morì il 17 di Ottobre del 1575, e fu se* polto nella Chiesa di san Giacomo Maggiore o degli Eremitani di sant'Agostino. L' Orlandi asserisce «he il Sangiorgi fu dottore celeberrimo, che le Le-zjeni ed i Consigli di lui, furono sempre dai Professori tenute in grande stima. Dal Dolfj sappiamo che Pier Maria era figliuolo di Giannantonio, che fd marito di Giuditta .Banzi, padre di un altro Giannantonio: e dal Conte Sacco rileviamo inoltre che egli fu Lettor Pubblico, e Giudice del Foro dei Mercanti negli anni i54a, 5o e 54. — E tanto basti.
      Ora di Scappi Antonio figlio di Tiberio V nobile bolognese. Finiti i primi studi di grammatica, applicò alla legge sotto la disciplina di Frandesco
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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