Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
oca • ANNALIper eè e pe'auoi congiunti , come fece -scolpire iq una lapide ohe-in essa Cappella ei volie pòsta. —* Le sue opere furono stampate dal 157» al 98, e trattano di Fisica, di Libica, di Metafìsica e di Medicina peopciamente. tale. L'Orlandi ,'il Cavazz», il Montai* bani ed il Mangeti fanno tatti parola di Gian Lo-» dovicò Cartari, che ben meritò 'le loro lodi, per la bocrtà/dell*ingegno, e per l'utilità de* suoi scritti^ Molti illustri in diverse scienze'ebbe la famiglia de' Garzoni, frai quali andò molto distinto il medico Fabrizio, figliuol di Marcello di Giovanni. Esso Fabrizio venne laureato in Filosofia e ¦ Medicina i! 1 d'Aprile i544» e fatto maestro noi pubblico Studio, lesse da- prima Logica, poi Medicina Pratica e Teorica con grande applauso fino al 1573 eoll'ono-jrario di scudi quattrooento.' Cessò di vivere fi 18 Aprile 1574, e con grande pompai fa seppellito in san Domenico, accompagnandolo alla tomba il Col* legio dei Dottori' 0 tutta la: scolaresca, e celebrandone i funerali non pure la famiglia e gli amici, ma benànche i Poeti. Aveva il Garaoni una sua villa al Melloiicello fuor di porta Saragozza 1 ivi ao* -cólsè un anno frai > molti egregi 'Benedetto Varchi letterato dottissimo de' suoi giorni il quale ooQh pose ivi e lasciò all' amico questo sonetto ;
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Fabrizio, che;tanti anni e tanti, avete , Quel che il gran Saggio di Stagir& disse Volto tutto e rivolto , e quanto scrisse . 11 buon mostrò da'Cbo-tanto sapete-; ' '' .'
Stanco almen , te noq sazio, «mai davqté »:,
, Prendere alcun riposo; e chi mai viq»eCol cor le luci avendo intente e fisse , ., , Sempre agl'inchiostri, come voi tenete? ,
Qui tra Ravene e il Melfòilcéllo ognora d ii . Spùlin per quésti-colli «un', ;che ,i fioeì-'r . Destano, e 1' erb« verd» in ciwcu» ì>«atQ,
Ed i vàghi »HgelIetti primì 'alhpri ' ' Ne invitón lièti, e'gli null'altj-o f&a ' .
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