Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
bolognesitrovandosi a soggiorno in Parma, stampò Je poche sue note sulla storia universale di Plinio, passando poi a Milano, dove la celebrità del suo nome l'aveva chiamato alla cattedra di Rettorica. Di là fu invitato premurosamente a Parigi; e quivi pure insegnò eloquenza in mezzo a grande concorso di scolari e 4i altri uditori, dando belle prove di sua abilità d' ingegno, destando grande ammirazione del suo sapere, e raccogliendo pingue frutto per sè, ed ubertosa messe di cognizioni per tutti quanti 1' udirono.-»-Ma l'anno appresso, con pubblico decreto dei bolognesi, fu da Parigi richiamato alla patria per leggervi umane lettere : laonde si pose in cammino, e nel ritorno ripassò di Milano a salutarvi gli amici; e quivi ad istanza di molti, diede pubblica lezione estemporanea su quel trattato d'antico scrittore che a caso a lui presentossi nell'aprire del libro: e tanta fu la dottrina e l'eloquenza che dispiegò, ch'ei ne ritrasse acclamazione e plauso universali. — Salito nuovamente in Bologna 1' antico seggio , ricominciò sue lezioni, e le protrasse pel corso di ventisei anni, che tanti di vita gliene consentì ancora l'Eterno.
La scuola del Beroaldo in Bologna sali in bellissima fama per tutta Italia 0 fuor di questa ; e pervenne talora ad essere numerosa di ben seicento scolari , fra' quali Bartolommeo Bianchini e Giovanni Pins tolosano, che scrissero ambibue le vita di lui; e Filippo Beroaldo il giovine, suo parente, e Giambattista Pio, e Giannatonio Flaminio, ed Alessandro Bentivogli, tutti letterati di gran merito; senza par» lare di altri, secondi a questi, e il novero de'quali troppo più spazio occuperebbe di quello ci vien consentito. — Mostrano tutte le opere sue la molta idoneità per le lettere umane; e mostran gli elogi degli autori contemporanei, che a' tempi suoi seppe in esse moltissimo, e che nessuno potrà negargli la gloria d'avere cooperato in gran maniera al restau-ramento de'buoni studii; valendo inoltre moltissimo nella Filosofìa e nella Giurisprudenza, per tacere^.ooQle
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