Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      della Medicina in cui sapeva assai meglio che uottior non medico non suole per l'ordinario conoscere.— Il Beroaldo godette la grazia della famiglia Bentivo— glio, possentissima di que'tempi in Bologna, sicchò da essa ottenne sempre quanto seppe richiedere. Questa forse fu la cagione per cui nel 1498 venne eletto degli Anziani in compagnia del Conte Ben-tivoglio Gonfaloniere di Giustizia ; questa fu la cagione onde venne spedito ambasciatore al Pontefice Alessandro VI. con Galeazzo de'Bentivoglio: questa fu la cagione per la quale ebbe ufficio di Segretario del Senato , e negli ultimi giorni di sua vita ne fu eletto, per generale reiterata preghiera, Segretario maggiore. Il credito poi che godeva di valente oratore, di valentissimo rettorico, poterono si che Giovanni II. moderatore della patria scegliesselo fra'quattro Dottori che pubblicamente perorarono al popolo per eccitarlo a difendersi contro ai furori del Duca Valentino. Il che dal Beroaldo fu posto in atto con moltissima efficacia nella chiesa di san Giacomo ; e i tre altri Dottori fecero altrettanto , ognuno in diverso quartiere. — Abbiamo detto in sul principio di queste notizie che il nostro Beroaldo, per viva affezione verso l'egregia sua genitrice, si astenne in giovinezza dal prender moglie; ma finalmente nell'Aprile del 1498, persuaso dalle esortazioni del Bentivoglio, egli, che già compiva il nono lustro della vita, menò in consorte una bellissima fanciulla diciassettenne, la nobile Cammills di Vincenzo Paleotti, la quale divenne donna delle più rare e lodevoli qualità, e che fecelo padre lietissimo di due figliuoli d' ambi i sessi, de' quali non sopravvisse al genitore che un solo maschio di nome Vincenzo. Una moglie siffatta giunse a mutarJ>ienamente il marito, che, tutto intento alle cose etterarie nelle ore di studio, teneva poco conto della dimestica economia; e che innamorato del giaoco nelle ore di ozio, poco pensiero si dava del governo della famiglia. Ma per virtù di lei , ne' brevi anni che vissero insieme pervenne ad essere il modello
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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