Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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annaliMa lasciamo i Beroaldi, e veniamo ad altri insw gni bolognesi, frai quali metteremo innanzi Barto-ìommeo Coclite o Corte, che il Seccadenari nella sua Cronaca chiama dalla Rócca, e che dice fosse morto il a4 Settembre i5o4- Pare che Ermete di Giovanni II. Bentivoglio ed Antonio Capponi, o lo ammaliassero od ammazzar lo facessero per aver loro predetta la mala ventura. Bartolommeo la fece da medico e da chirurgo, e si mescolò pur anche di Grammatica, essendo stato nel i5o3 uno de'maestri cui venne assegnato un quartiere della città nostra per dar lezione gratis a quattro vergognosi, secondo il decreto dei Procuratori de'vergognosi medesimi. Tanto si rileva dai Rotoli dello Studio. Il resto delle notizie intorno al Coclite le riporteremo da Monsignor Paolo Giovio Vescovo di Nocera, che le intromise nell'opera delle Iscrizioni poste sotto le vere immagini degli uomini famosi in lettere. „ Bartolommeo Cocle nato umilmente in Bologna; ma di no* bile ingegno. E più che mediocremente litterato, per un certo dono celeste, divino e mirabile, imparò con grandissima curiosità, e felicemente l'arte dell' indovinare, poco prima da un certo Antioco tornata in uso, e illustrata. Perciò ch'ei faceva professione di Fisonomico e di Chiromante con gran vergogna degli Astrologi , li quali con le faticose lor ragioni, che fanno intorno le altrui natività, il più delle volte s'ingannano.—E fece stampare un famosissimo libro che conteneva le effigie, i lineamenti, i caratteri, e i segni dell'arte; per pigliare, con questa liberalità d'aver quasi posto in luce il misterio di tutta la sua dottrina, le semplici menti desiderosissime di sapere i successi e i fini delle vite loro. Grande aiuto però gli diede la forte difesa dell'Achillino sommo filosofo, che con un suo dotto e bellissimo proemio, armò gli scritti del Cocle contro i calunniatori di quell'arte. Però che si dottamente e tanto bene vi sparse per entro di molte filosofiche ragioni , che da esse fortificata quella vana facul-tà, era già tenuta per pubblico grido una dell' arti
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